Le motivazioni della sentenza parlano di impossibilità dettate da condizioni economiche
Ringraziamo l’Avv. Matteo Megna per la segnalazione
Ecco un estratto della sentenza di assoluzione.
Orbene, la circostanza che questi non avesse denaro sufficiente per provvedere al viaggio rappresenta, nella fattispecie in esame, un giustificato motivo, ove si consideri che le precarie condizioni economiche dell’imputato non risultano essere state contestate da contrari elementi di prova dall’accusa ed appaiono evidenti, trattandosi di persona extracomunitaria priva di stabile lavoro. A tale proposito, deve anche osservarsi che l’imputato non è rimasto inerte nel suo stato di indigenza, impegnandosi in lavori che, però, per la precarietà della sua posizione nel territorio dello Stato e per il breve lasso di tempo, sono stati solo precari. Tali lavori, quando ci sono stati, gli hanno consentito un saltuario e modesto guadagno giornaliero, con il quale certamente l’imputato, considerate anche le spese necessarie per sopravvivere, non ha potuto procurarsi il denaro sufficiente per lasciare l’Italia. A ciò deve anche aggiungersi il fatto che tra la notifica del provvedimento e l’intervento della Polizia è trascorso un sì breve lasso di tempo che, sebbene superiore ai cinque giorni previsti, può tuttavia di fatto non essere sufficiente per consentire all’interessato di reperire un regolare lavoro con cui provvedere al pagamento del biglietto per lasciare il territorio italiano.
Ciò posto, poiché risulta che nella fattispecie in esame l’inottemperanza all’ordine del Questore avvenne per un giustificato motivo, deve essere esclusa la sussistenza del reato contestato all’imputato, nei confronti del quale, dunque, deve essere pronunciata sentenza di assoluzione.