ROMA - Ancora una tragedia sulle rotte dell'immigrazione. Due immigrati sono morti in seguito a una collisione tra il gommone sul quale viaggiavano e il peschereccio "Salvatore Cristina" di Mazara del Vallo. Forse durante un'operazione di soccorso. E' successo a 80 miglia dalla Libia. A bordo del piccolo natante c'erano 25 persone. E' quanto rende noto la Capitaneria di Porto. Il peschereccio ha soccorso i 23 superstiti, ospitandoli a bordo e recuperando anche i due cadaveri.
La collisione è avvenuta intorno alle 17,30, il barcone con gli extracomunitari proveniva dalle coste nordafricane. In quel momento il mare era calmo e la visibilità ottima: all'origine della collisione potrebbe esserci un errore di manovra. Secondo alcune testimonianze, infatti, il peschereccio si era avvicinato al gommone per un'operazione di soccorso nella quale il piccolo natante si sarebbe rovesciato provocando la tragedia.
A Lampedusa, intanto, continuano gli avvistamenti e gli sbarchi. Oggi la nave Minerva della Marina militare ha compiuto tre operazioni di soccorso, salvando circa 130 immigrati. L'ultimo gruppo, 38 clandestini tra cui quattro donne e un neonato, sono stati trasbordati in serata dalla Minerva a una motovedetta della Guardia costiera, che fa rotta verso Lampedusa.
Gli arrivi sono cominciati di buon mattino, con un'imbarcazione soccorsa a soli sette miglia dalla costa. Nel corso della giornata altri cinque barconi sono stati soccorsi al largo dell'isola, per un totale di circa 23O immigrati, senza contare il gruppo avvistato a terra nel pomeriggio, una quarantina di persone, bloccato dai carabinieri e dalla Capitaneria di porto.