Otto immigrati su 10 hanno un lavoro
E' uno dei dati che emerge da un'indagine commissionata da ISI Group e condotta da GFK-Eurisko, il più importante istituto di ricerca sul consumatore operante in Italia. Se da un lato gli immigrati partecipano attivamente alla vita economica italiana, dall'altro però ancora non riescono ad accedere facilmente ai prodotti finanziari. La tipologia di abitazione più diffusa è il trilocale (la queasi totalità possiede frigorifero e televisione) mentre il reddito medio mensile è di 836 euro
ROMA - Gli immigrati residenti in Italia partecipano attivamente alla vita economica del nostro Paese, ma ancora non accedono facilmente ai prodotti finanziari. E' quanto emerge da un'indagine commissionata da ISI Group, società specializzata nei servizi finanziari e assicurativi rivolti al mass market, e condotta da GFK-Eurisko, il più importante istituto di ricerca sul consumatore operante in Italia.
“Sei immigrati su dieci sono venuti nel nostro Paese per il consiglio di amici e parenti o per ricongiungimento familiare, e il 60% del campione intervistato pensa di rimanere a vivere per sempre nel nostro Paese. Solo 2 su 10 hanno invece scelto di venire in Italia perché vedevano nel nostro Paese uno Stato ricco in cui poter star bene, in cui ci sono regole meno rigide e controlli meno severi”, spiega la ricerca.
ABITAZIONE - La tipologia di appartamento privilegiata è il trilocale (26%), seguito dal bilocale (21%); solo il 18% ha una casa di proprietà; il 25% dichiara per che ha intenzione in un futuro di acquistarne una. Il 56% degli immigrati intervistati dichiara di “non aver avuto particolari difficoltà nel trovare una soluzione abitativa all'arrivo in Italia (il 40% sapeva già prima della partenza dove sarebbe andato a vivere)”.
Per quanto riguarda le dotazioni tecnologiche presenti in casa, la quasi totalità del campione possiede frigorifero (98%) e televisore (95%), molto diffusi anche altri elettrodomestici di base come forno (94%) e lavatrice (87%). Il 49% possiede un lettore dvd e il 24% ha un computer (di cui l'11% collegato ad Internet).
LAVORO - L'80% ha un lavoro o un'attività (circa 2.229.000 individui). Le attività svolte sono soprattutto quella di prestatori d'opera (34%): domestici o assistenti domiciliari per anziani e malati, e lavoratori dipendenti (23%). Il 14% ha una propria attività, commerciale o artigianale. Solo il 9% del campione è in cerca di occupazione. I canali per trovare lavoro sono principalmente canali personali (amici, connazionali, parenti) molto meno utili risultano i canali “ufficiali” come agenzie interinali, uffici per l'impiego, servizi sociali e sindacati.
SOLDI - La spesa familiare media mensile è pari a circa 1.005 euro, per un nucleo medio di 2,81 persone. Il 60% degli immigrati è cliente di una Banca/Bancoposta. Buona la diffusione di conto corrente bancario (45%). L'utilizzo di un conto corrente è sostanzialmente basico: le operazioni più diffuse, infatti, sono il versamento dello stipendio e l'accumulo dei risparmi. Molto più contenuto l'utilizzo del conto per operazioni come domiciliazione, utenze, richiesta mutuo, bonifici o richieste di finanziamento.
Tre immigrati su 10 posseggono una carta Bancomat (gli italiani sono 5 su 10); più contenuta la diffusione della carta di credito (9%). Per quanto riguarda il ricorso a prodotti di finanziamento solo l'8% degli immigrati ha in corso un mutuo, mentre il 9% ha chiesto un prestito. Infine sul fronte assicurativo il possesso di una polizza auto/moto è più contenuto rispetto alla media della popolazione italiana (35% contro 56%), mentre poco possedute risultano le polizze vita, infortuni e spese mediche. L'80% degli immigrati intervistati riceve un reddito da lavoro, in media 836 euro al mese che in una media famigliare diventano 1.320 euro al mese. Il 48% degli intervistati dichiara che il proprio nucleo familiare riesce a risparmiare in media 308 euro al mese.
PROVENIENZA - Il 43% degli immigrati intervistati proviene dall'Europa Centro Orientale, il 30% dall'Africa, il 17% dall'Asia, e il 10% dal Sud America. All'arrivo in Italia - spiega la ricerca - gli immigrati scelgono di sistemarsi per il 35% nel Nord Ovest, 28% nel Nord Est, il 24% nel Centro e il rimanente 14% nelle isole.
Per il 52% sono uomini e il 35% ha tra i 25 e i 34 anni; il 68% ha tra i 25 e i 45 anni e solo il 20% risulta irregolarmente in Italia. Il livello di istruzione è alto: il 38% degli intervistati infatti possiede un diploma di scuola media superiore e 11 su 100 hanno conseguito una laurea; inoltre il 75% conosce almeno un'altra lingua straniera come l'inglese (36%) o il francese (24%). il 47% conosce bene la lingua italiana. Il 58% è sposato (di questi il 42% con un coniuge proveniente dallo stesso Paese d'origine) e il 60% ha almeno un figlio.