RIFORMA LEGISLATIVA SUL DIRITTO D’ASILO
CIR: UN IMPORTANTE PASSO AVANTI
Con l’approvazione di due Decreti Legislativi il Consiglio dei Ministri ha dato attuazione ad importanti Direttive dell’Unione Europea sul diritto d’asilo. Vengono riordinate le procedure per il riconoscimento della protezione internazionale e vengono definiti i presupposti per ottenere tale protezione nonché i diritti ad essa inerenti.
Il Consiglio Italiano per i Rifugiati (CIR) apprezza l’impostazione della riforma che supera aspetti molto restrittivi introdotti dalla Legge Bossi-Fini. Tra gli aspetti più positivi dei due Decreti c’è la chiara definizione della protezione sussidiaria che va a sostituire ciò che fin qui veniva chiamato, in modo ambiguo, status umanitario. In linea con gli standard europei, questa forma di protezione garantirà il rilascio di un permesso di soggiorno per tre anni rinnovabile. Inoltre, viene garantito il diritto dal ricorso effettivo contro la decisione negativa del riconoscimento dello status di rifugiato. Finalmente viene riconosciuto il diritto dei ricorrenti a rimanere in Italia in attesa della decisione del giudice. Vengono inoltre aboliti sia il trattenimento nei “centri di identificazione”, nei quali negli ultimi anni sono stati trattenuti la maggior parte dei richiedenti asilo, sia la distinzione tra diverse distinte procedure, ordinaria e semplificata, che si applicavano a seconda delle modalità di ingresso e di dimora in Italia.
Il CIR dà atto del fatto che da alcuni mesi il Ministero dell’Interno si è confrontato con gli enti di tutela dei rifugiati sui contenuti di questi decreti, avviando consultazioni che hanno avuto un impatto positivo sulla stesura finale dei testi, anche se numerose richieste avanzate non sono state accolte.
Non mancano infatti nei nuovi testi legislativi elementi critici sui quali il CIR, insieme con gli altri enti di tutela, cercherà di sensibilizzare il Parlamento che dovrà comunque esprimere entro 40 giorni un parere. Rimane sostanzialmente invariata la composizione delle Commissioni Territoriali che decidono sulle richieste d’asilo. Non è stata accolta la proposta che le Commissioni siano integrate da un esperto in materia di diritti civili non appartenente all’amministrazione dello Stato.
Inoltre in termini di accoglienza si continua a distinguere tra coloro che sono entrati in Italia regolarmente e coloro che sono entrati in Italia irregolarmente, prevedendo per questi ultimi strutture al di fuori del sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati.
Il CIR vuole comunque sottolineare che i due Decreti non colmano in alcun modo la necessità di una Legge organica sul diritto d’asilo in attuazione del dettato costituzionale. Il CIR, che da anni promuove l’approvazione di una tale legge comprensiva, considera fondamentale che il Parlamento, dove lo scorso giugno è iniziato il dibattito, riprenda al più presto i lavori e approvi in tempi rapidi la Legge organica sul diritto d’asilo che dovrà comprendere molti aspetti non contemplati nelle Direttive Europee e quindi nei Decreti Legislativi.
Gli attuali arrivi massicci via mare in Sicilia e le tragedie che si consumano pressoché quotidianamente durante l’attraversamento del mare dal Nord Africa verso l'Italia, mettono di nuovo in evidenza l’urgente necessità di aprire canali per l’ingresso regolare e protetto di rifugiati e richiedenti asilo.