La Commissione europea, in risposta a tre interrogazioni presentante da più di 30 eurodeputati della Sinistra Arcobaleno e del Partito Democratico, ribadisce che non ci possono essere discriminazioni contro i cittadini stranieri a Verona, Romano d’Ezzelino(Vicenza) e Treviso. Le risposte della Commissione confermano quello che già sapevamo - dichiarano gli europarlamentari PRC/Sinistra europea - e cioè che il diritto europeo deve valere anche in tutta Italia e non ci possono essere parti geografiche o politiche che non lo rispettano«. I deputati italiani avevano chiesto alla Commissione europea di esprimersi sulla conformità al diritto comunitario del nuovo regolamento comunale per l’ottenimento dell’alloggio sociale a Verona, che di fatto escludeva i cittadini comunitari ed extracomunitari dalle graduatorie. L’altro caso portato all’attenzione dell’esecutivo europeo riguardava la nuova ordinanza circa l’assegnazione dei bonus per l’istruzione proposte dal comune di Romano d’Ezzelino, misura che escludeva dai benefici i cittadini non comunitari, anche se residenti da lungo periodo, e poneva condizioni limitative per i cittadini italiani o europei non residenti nel comune da più di tre anni. Per quel che riguarda Treviso, riferiscono gli europarlamentari, il commissario Frattini deplora il comportamento del consigliere della Lega Nord Bettio sottolineando che la Commissione »respinge e condanna la glorificazione dei regimi totalitari e tutte le manifestazioni di razzismo e xenofobia, di qualsiasi provenienza, in quanto incompatibili con i valori dell’Ue, primi fra tutti la democrazia, lo stato di diritto e il rispetto e la promozione dei diritti fondamentali«. Nella sua risposta Bruxelles ribadisce che per i cittadini non europei residenti in Italia da più di cinque anni esistono pari diritto per l’accesso ai servizi pubblici e all’istruzione. Per i cittadini comunitari, invece, vigono ancora condizioni più favorevoli, che escludono ogni discriminazione basata sulla durata della residenza.
Fonte: Ansa