In vigore dal 21 febbraio 2008 il decreto legislativo n. 17, pubblicato nella Gazzetta ufficiale n.31 del 6 febbraio 2008, che dà attuazione alla direttiva 2005/71/CE relativa ad una procedura specificamente concepita per l’ammissione di cittadini di Paesi terzi a fini di ricerca scientifica.
La novità di maggior rilievo riguarda l’ingresso ed il soggiorno di cittadini stranieri per ricerca scientifica, che è consentito per periodi superiori a tre mesi, purché i cittadini stranieri siano in possesso di un titolo di studio superiore, tale che nel Paese dove è stato conseguito dia accesso a programmi di dottorato.
Il cittadino straniero è selezionato da un istituto di ricerca iscritto nell'apposito elenco tenuto dal Ministero dell'Università e della ricerca.
L'iscrizione nell'elenco, valida per cinque anni, è disciplinata con decreto del Ministro dell'Università e della ricerca e prevede, fra l'altro:
Il ricercatore e l'istituto di ricerca stipulano una convenzione di accoglienza con cui il ricercatore si impegna a realizzare il progetto di ricerca e l'istituto si impegna ad accogliere il ricercatore. Il progetto deve essere approvato dagli organi di amministrazione dell'istituto medesimo che valutano l'oggetto della ricerca, i titoli in possesso del ricercatore rispetto all'oggetto della ricerca, certificati con una copia autenticata del titolo di studio, ed accertano la disponibilità delle risorse finanziarie per la sua realizzazione.
La domanda di nulla osta per ricerca scientifica, corredata dell'attestato di iscrizione all'elenco tenuto dal Ministero dell'Università e della ricerca nonché di copia autentica della convenzione di accoglienza è presentata dall'istituto di ricerca allo sportello unico per l'immigrazione presso la prefettura-ufficio territoriale del Governo competente per il luogo ove si svolge il programma di ricerca.
Lo Sportello, acquisito dalla Questura il parere sulla insussistenza di motivi ostativi all'ingresso dello straniero nel territorio nazionale, rilascia il nulla osta. La convenzione di accoglienza decade automaticamente nel caso di diniego al rilascio del nulla osta.