ROMA - Da martedì prossimo, 1 aprile, chi deve rientrare in Italia e ha il cedolino non può più passare per i Paesi dell’area Schengen. Scade infatti lunedì 31 marzo la validità dell’accordo temporaneo con la Commissione europea, in vigore dal 14 dicembre 2007. La circolare del ministero dell’Interno (emanata due giorni prima, il 12 dicembre) consentiva il passaggio attraverso le frontiere terrestri, marittime e aeree dell’aera Schengen esibendo il passaporto, il permesso scaduto e la ricevuta di richiesta di rinnovo. Una facilitazione per chi voleva passare i periodi di vacanza in patria, e che infatti è durata da poco prima delle festività natalizie fino a subito dopo Pasqua.
Il passaggio attraverso i Paesi Schengen non era invece consentito a chi era in attesa del primo rilascio del permesso di soggiorno per lavoro subordinato o per ricongiungimento familiare. Dal 1 aprile tornano quindi in vigore le vecchie regole, che sono uguali per tutti (rinnovo e primo rilascio del permesso). Si dovrà uscire e rientrare in Italia attraverso lo stesso valico di frontiera, con il passaporto, la fotocopia del permesso scaduto e la ricevuta delle Poste, che saranno timbrati dalla polizia. E non si potrà passare per i Paesi Schengen. Quest’area, dal 21 dicembre scorso, si è ulteriormente allargata: adesso ne fanno parte anche Repubblica Ceca, Ungheria, Slovacchia, Slovenia, Lituania, Lettonia, Estonia, Polonia e Malta.