Clandestina nigeriana in trattamento per sieropositività espulsa
Protesta l'associazione siciliana Anlaids
A Palermo scatta il decreto di espulsione per una donna nigeriana non in regola con le norme sul soggiorno, fermata dalla Polizia dopo un controllo, nonostante abbia mostrato un certificato attestante la sua sieropositivita' rilasciato dal Policlinico. Per questo motivo protesta il responsabile della sezione siciliana dell' Anlaids, secondo cui la donna sta seguendo un trattamento con farmaci retrovirali, per cui va garantita la tutela sanitaria e non va espulsa.
Altro casa anoalogo si è verificato giorni addietro, un giovane montenegrino con la stessa patologia ha ricevuto un decreto di espulsione a cui ha fatto ricorso.
L'associazione ha chiesto alle autorità un incontro per stabilire una linea di condotta univoca in questi casi. La Convenzione di Ginevra sui diritti dell'uomo -dice Prestileo- responsabile dell'Anlaids non puo' essere disattesa dall'Italia. Per il medico l' espulsione nega ragioni umanitarie che possono essere invocate per la permanenza in Italia di persone con condizioni psico-fisiche gia' duramente provate, lo sostiene anche una recente circolare del Ministero della Salute del febbraio scorso, secondo cui ai cittadini stranieri, presenti sul nostro territorio non in regola con le norme relative all’ingresso ed al soggiorno, sono assicurate, nei presidi pubblici ed accreditati, le cure ambulatoriali ed ospedaliere urgenti o comunque essenziali, ancorchè per malattie ed infortunio e sono estesi i programmi di medicina preventiva e salvaguardia della salute individuale e collettiva.