ROMA - L'immigrazione clandestina può essere un'aggravante, ma non un reato. È l'opinione di Silvio Berlusconi, espressa nella conferenza stampa congiunta con il presidente francese Nicolas Sarkozy a Palazzo Chigi. Il presidente del Consiglio è tornato sulla questione immigrazione dopo i rilievi dell'Onu al governo italiano sull'ipotesi di introdurre il reato di immigrazione clandestina."Non è un monito dell'Onu - precisa Berlusconi -. È una dichiarazione smentita circa un giudizio negativo su qualcosa che è ancora in divenire".
"Il Parlamento - ha proseguito il presidente del Consiglio - è sovrano e deciderà secondo coscienza e buon senso". "Personalmente - ha concluso il presidente del Consiglio - penso che non si può perseguire qualcuno per la permanenza non regolare nel nostro paese condannandolo con una pena, ma questa può essere una aggravante se commette un reato".
La dichiarazione di Berlusconi rappresenta una frenata rispetto a quanto deciso finora dal governo. L'esecutivo durante il Consiglio dei Ministri a Napoli, aveva deciso di introdurre il reato di clandestinità all'interno del disegno di legge inserito nel pacchetto sicurezza.
La prima reazione alla dichiarazione del premier è quella dell'eurodeputato leghista, Mario Borghezio. "Berlusconi - dice l'esponente del Carrocchio - rischia di deludere i milioni di persone che hanno votato per la nostra coalizione e che devono continuare ad avere piena fiducia nella nostra coerenza".