I promotori lanciano patto di solidarietà per i diritti contro le politiche della paura e del razzismo - La mobilitazione continua in piazza fino a domani sera.
Oltre 15.000 persone in Piazza a Caserta per una manifestazione di rilevanza nazionale sono un risultato straordinario, che si spiega con le tante adesioni al corteo, ma soprattutto con l’ondata di indignazione che sta attraversando le comunità migranti dopo la strage di Castelvolturno e i tanti, troppi episodi di razzismo e di violenza verso gli immigrati, come a Pianura. Come venti anni fà dopo la morte di Jerry Maslo, noi speriamo che dopo la strage terroristica dei lavoratori migranti di Castelvolturno, la manifestazione di oggi a Caserta, e quelle a Roma, ad Ancona , a Parma e a Milano, segnino la sollevaziione della coscienza civile contro la legislazione discriminatoria che oggi espone migranti e rifugiati allo sfruttamento, alle violenze, agli speculatori. ’Siamo noi le prime vittime dell’insicurezza - ha detto Stephen della comnità ghanese di Castelvolturno - perchè l’unica vera sicurezza si fà con i diritti. Invitiamo la popolazione italiana a sancire un’alleanza dei diritti contro gli imprenditori della paura e della precarietà’ ". La manifestazione di oggi lancia messaggi fondamentali:
prevedere canali di ingresso regolari attualmente inesistenti;
regolarizzare i lavoratori immigrati che nonostante da anni vivono e lavorano nel nostro paese, non si vedono riconosciuti un permesso di soggiorno
difendere il diritto d’asilo con una legge finalmente adeguata al dettato costituzionale.
Chiudere con la vergogna dei CPT
Apprezziamo la vicinanza delle istituzioni locali in questa circostanza, ma questa vicinanza deve tradursi in politiche e risorse vere per l’accoglienza. Un terreno su cui la regione Campania è ancora troppo indietro. Inoltre chiediamo al Presidente della regione di esprimersi pubblicamente contro il rischio paventato di un centro-lager per migranti anche in Campania.