"Pacchetto sicurezza" - I diritti degli stranieri in discussione
"Pacchetto sicurezza" e proposte volte a ridurre l'assistenza sanitaria per gli stranieri irregolari, a restringere il rilascio dei permessi di soggiorno per i minori stranieri non accompagnati al raggiungimento della maggiore età, a creare classi separate per i figli di immigrati nelle scuole. L'ASGI esprime la propria preoccupazione e contrarietà alle proposte di emendamento al ddl n. 733 presentate al Parlamento dal governo e da partiti della maggioranza.
L'ASGI, in un appello rivolto al Parlamento e all'opinione pubblica, esprime la più profonda preoccupazione per la gravità della proposta, avanzata da alcuni senatori in sede di esame del DDL 733, di modificare l'attuale art. 35 del D.Lgs 286/98, mettendo in serio pericolo il principio costituzionale di accesso alle cure mediche. In particolare si sottolinea come la previsione di sopprimere la gratuità della prestazione urgente o essenziale erogata agli stranieri non iscritti al servizio sanitario nazionale e privi di risorse economiche sufficienti, si ponga in contrasto irrimediabile con l'art. 32 della Costituzione, che tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività.
Inoltre, la proposta di obbligare le autorità sanitarie a segnalare alle autorità competenti gli stranieri che non paghino la prestazione, ancorché indigenti, nonché l'abrogazione della disposizione di legge contenuta al comma 5, ove si garantisce che l'accesso alle cure mediche non debba comportare alcuna segnalazione, salvo i casi di obbligatorietà del referto, produrrebbe effetti gravissimi non solo sulla salute di ogni singola persona ma anche su quella pubblica in generale.
L'ASGI ha promosso, assieme ad altre organizzazioni, un appello al Parlamento e all'opinione pubblica affinchè non venga approvato l'emendamento 18.22 al disegno di legge A.S. 733 che modificherebbe i commi 1 e 1-bis dell'art. 32 del T.U. immigrazione, rendendo possibile il rilascio di un permesso di soggiorno al minore straniero non accompagnato che compia la maggiore età solo a condizione che sia affidato o sottoposto a tutela e sia entrato in Italia da almeno tre anni e abbia partecipato ad un progetto di integrazione per almeno due anni. Nell'appello si sottolinea, tra l'altro, come tale misura, se approvata, avrebbe seri effetti controproducenti in quanto disincentiverebbe l'emersione di molti minori stranieri non accompagnati dalla marginalità e dall'illegalità, mentre costituirebbe un incentivo all'immigrazione irregolare in età sempre più precoce.
L'ASGI inoltre aderisce all'appello promosso da diverse organizzazioni contro la mozione approvata il 14 ottobre 2008 dalla Camera dei Deputati nell'ambito del D.L. n. 137 dd. 01 settembre 2008 che sollecita il Ministero dell'Istruzione ad istituire "classi speciali" per l'inserimento degli alunni stranieri ritenuti non in possesso di un livello sufficiente di conoscenza della lingua italiana, a limitare l'accesso alle classi ordinarie agli alunni stranieri dopo il 31 dicembre di ogni anno e ad istituire corsi di educazione alla legalità e alla cittadinanza per i soli alunni stranieri. Nell'appello si censura la mozione approvata dal Parlamento come discriminatoria e contraria dalla tradizionale cultura e pedagogia dell'integrazione sviluppata dalla scuola italiana.
Il testo del comunicato stampa ASGI in materia di assistenza sanitaria per gli stranieri irregolari
Il testo dell'appello contro la modifiche delle norme sui minori stranieri non accompagnati
Il testo dell'appello contro la mozione parlamentare in materia di inserimento degli alunni stranieri nelle scuole