Dopo le polemiche contro il film “La Prima linea”, che fanno seguito a tanti altri e sempre più frequenti episodi di attacchi mediatici tesi a imporre il silenzio e l’invisibilità nei confronti di ex condannati per fatti di lotta armata, pubblichiamo un appello, che tra i primi firmatari vede padre Camillo De Piaz, Franco Corleone e Patrizio Gonnella.
Dopo le polemiche contro il film “La Prima linea”, che fanno seguito a tanti altri e sempre più frequenti episodi di attacchi mediatici tesi a imporre il silenzio e l’invisibilità nei confronti di ex condannati per fatti di lotta armata, pubblichiamo un appello, che tra i primi firmatari vede padre Camillo De Piaz, Franco Corleone e Patrizio Gonnella.
Ci pare preoccupante che il tono – spesso troppo alto e violento − e i contenuti della discussione attorno agli anni 70 abbiano visto in questi anni un decadimento, oltre che un accanimento. La riflessione sulla lacerazione armata, sulle leggi d’emergenza, sullo Stato di diritto e sulla qualità della democrazia di venti anni fa era arrivata a un grado di maturità e profondità assai maggiore dell’attuale.
Allora forse, questo ennesimo caso può diventare occasione non solo per dire basta, ma anche per costruire luoghi e prossime occasioni di un confronto e di una riflessione seria e rivolta in avanti. Ad esempio, immaginando e organizzando un grande convegno sulla memoria e sulle libertà, a partire da quella di parola, da tenersi nei prossimi mesi.
Leggi il testo integrale dell'appello su
www.societadellaragione.it
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