di Giorgio Gerita e Dario Petri, Federazione Italiana ABC (Associazione Bambini Cerebrolesi).
Fa riflettere il recente fatto avvenuto nel carcere di Sanremo, ove un giovane detenuto con grave disabilità, affetto da una malattia rara, è morto, pare, a causa di un infarto. E fa riflettere anche il quasi assoluto silenzio degli organi d'informazione su un fatto di tale gravità.
Sanremo, dunque, non è solo fiori e neppure solo canzoni o casinò, ma anche carcere e una persona con disabilità grave che in quel carcere muore. Fernando, 27 anni, affetto da sindrome di Prader-Willi1, con gravissimo ritardo mentale, muore - pare - per infarto cardiaco, probabilmente collegato alla sua obesità estrema. Colpisce particolarmente il quasi assoluto silenzio degli organi d'informazioni su di un fatto di tale gravità. Pertanto, sorgono spontanee alcune domande: come mai era reclusa una persona con un età mentale paragonabile a quella di un bimbo di tre anni? Come mai era reclusa in un carcere una persona in uno stato di salute gravissimo, per di più affetta da una patologia rara? Come mai nessuno si è accorto del pericolo incombente, soprattutto i sanitari preposti a tale compito?...leggi tutto