La tutela della salute della persona detenuta non è di importanza minore rispetto a quella garantita a chi viva in stato di libertà. Questo assioma costituisce l’orientamento del Legislatore nel passaggio di competenze della presa in carico del paziente detenuto, dal Sistema Penitenziario al Sistema Sanitario Nazionale, a partire dal 2008.
Quindi occorre ribadire con forza ed intransigenza che la declaratoria di impegno da parte dello Stato, non può che avere efficacia sostanziale. Gli impegni di principio senza risvolti concreti di effettiva garanzia dei diritti fondamentali generano sofferenze ulteriori, giuridicamente e umanamente inaccettabili. La pena è soltanto quella privativa della libertà. La salute è un diritto intangibile ma per essere garantito anche in carcere necessita di basi strutturali ed organizzative certe.