La Presidenza del Consiglio italiana - attraverso l'Avvocatura dello Stato – nella notte del 9 aprile ultimo scorso, ha deciso di impugnare presso la Grande Chambre la sentenza pilota della Corte europea dei diritti umani di Strasburgo che nel gennaio scorso condannò l'Italia per trattamento inumano e degradante di 7 detenuti, ingiungendo al nostro paese di risarcire, con 100mila euro per danni morali, i ricorrenti. L’anno concesso allo Stato italiano per adeguare il sistema carcerario sarebbe iniziato a decorrere dal 10 aprile. Il nostro governo uscente, eppure ancora in carica, ha così assunto invece la condotta del colpevole consapevole di esserlo, che prende tempo per allontanare il giudizio
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