Il c.d. sovraffollamento dei penitenziari, drammatico, è il sintomo di una malattia del sistema giustizia, rispetto alla quale aprire un nuovo carcere a Camerino (magari mentre si chiude un ospedale o una scuola, e nei carceri esistenti mancano persino la carta igienica, oltre che - ben più importanti - gli psicologi, gli educatori e gli stessi direttori) è solo uno spreco di risorse. La cura la conoscono tutti, ma richiede di superare una serie di pregiudizi ideologici, da destra come da sinistra: processi più veloci e amministrazione più efficiente, sanzioni alternative, contenimento dell’impronta del diritto penale sul nostro ordinamento.
In tutto ciò le parole del Presidente Spacca suonano come una forma di disprezzo per ciò che il carcere rappresenta e per la dignità delle persone che vi si trovano e vi lavorano.
avv. Samuele Animali
Antigone Marche
p.s.: ancora per qualche giorno si raccolgono, presso i Comuni, le firme per le proposte di legge di iniziativa popolare su tortura, droghe e carcere