ROMA - Pubblichiamo il testo del decreto sui "soggiornanti di lungo periodo" approvato alla fine di luglio dal consiglio dei ministri. Da quando entrerà in vigore, per chiedere la carta di soggiorno basteranno cinque anni di residenza, uno in meno di quanto richiede oggi la legge Bossi-Fini.
Il decreto recepisce, in ritardo, una direttiva europea (2003/109/CE) dedicata allo status dei cittadini di paesi terzi "soggiornanti di lungo periodo", uno status che possono acquistare i cittadini extracomunitari che soggiornano regolarmente in un Paese membro da almeno 5 anni, venendo equiparati per molti versi ai cittadini degli stati Ue. Tra i benefici principali ci sono il rilascio di un "permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo" (come verrà chiamata la nuova carta di soggiorno) e la possibilità di spostarsi liberamente, anche per lavorare, in tutti i Paesi dell' Unione.
Come già previsto dall'attuale normativa, per chiedere la carta di soggiorno bisognerà dimostrare di percepire un reddito non inferiore all´assegno sociale annuo. Chi presenta la richiesta anche per i familiari, dovrà dimostrare l'idoneità dell'alloggio in cui vivono, in base ai parametri minimi previsti dalla legge regionale per l´edilizia residenziale pubblica o ai requisiti igienico-sanitari accertati dalla Asl competente per territorio. La Carta non verrà rilasciata ai cittadini stranieri ritenuti pericolosi per l´ordine e la sicurezza pubblica.
Perché il decreto entri in vigore, bisognerà aspettare i pareri delle Commissioni parlamentari e quindi la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
SCHEMA DI DECRETO LEGISLATIVO. RECEPIMENTO DELLA DIRETTIVA 2003/109/CE RELATIVA ALLLO STATUS DEI CITTADINI DI PAESI TERZI CHE SIANO SOGGIORNANTI DI LUNGO PERIODO