Francia
Chiusa la mini-sanatoria di Sarkozy
Accolto solo 1/4 delle 30mila domande. Le associazioni: "Quota fissata a priori"
PARIGI - Sanatoria col contagocce in Francia, con meno del 25% delle domande accolte, per le famiglie di immigrati irregolari che hanno figli iscritti a scuola.
Il ministro dell'Interno Nicolas Sarkozy ha annunciato ieri in un' intervista alla rete televisiva France 2 che 6.924 sans papiers sono riusciti a mettersi in regola grazie a una circolare emanata il 13 giugno scorso. "E' il numero finale, poiché, adesso, la circolare è terminata, e torniamo alla procedura detta normale", ha detto Sarkozy.
Il ministro aveva previsto nel mese di agosto "6.000 regolarizzazioni su 30.000 dossier". Il calcolo - ha spiegato - era stato fatto sulla base dei primi 15.000 dossier depositati alle prefetture. Secondo la circolare, i sans papiers dovevano dimostrare, fra l' altro, una reale volontà di integrarsi, la residenza in Francia da almeno due anni e la scolarizzazione di uno dei loro figli nel paese almeno dal settembre 2005.
"In Francia non c' è arbitrarietà" ha detto il ministro accusando le regolarizzazioni di massa volute da alcuni paesi della Comunità Europea, i quali - ha sottolineato Sarkozy - si sarebbero resi conto "della catastrofe". Secondo il ministro dell' interno, che ha citato la Spagna ed il suo "governo socialista che ha deciso la regolarizzazione di 500.000 persone", ed il governo di "Jospin e dei socialisti francesi che avevano regolarizzato 80.000 persone", i risultati di queste politiche sono stati "un' esplosione di domande".
Non si placano le proteste delle associazioni di difesa dei "sans-papiers", che accusano Sarkozy di aver fissato a priori una quota di regolarizzazioni, benché queste dipendessero da criteri oggettivi. Secondo il quotidiano Liberation, molte delle prefetture che hanno vagliato le domande, hanno respinto le domande "in esubero" una volta raggiunta una certa quota di regolarizzazioni.