La Cdl si mobilita: raccolta di firme e cortei. La Russa: iniziative non solo lombarde, ma in tutto il nord | |
Forza Italia: in piazza contro la legge sulla cittadinanza | |
| |
Mobilitazione. Di piazza, con ogni probabilità. La Casa delle libertà si prepara al suo inverno caldo contro il governo Prodi. Una stagione da cui non saranno escluse, anzi, manifestazioni nelle strade. In particolare, da Milano partirà la protesta contro la legge Amato sulla cittadinanza. Quella che riduce a cinque gli anni di residenza nel bel paese per diventare italiani a tutti gli effetti e introduce lo ius soli, la cittadinanza italiana a chi in Italia nasce. La campagna, messa a punto dall' onorevole di Forza Italia Antonio Palmieri, sarà organizzata in prima persona da Mariastella Gelmini, il coordinatore lombardo degli azzurri lombardi. Che l' altra sera, nel primo summit dei segretari della Cdl dopo l' estate, ha proposto agli alleati la fusione delle rispettive iniziative - Alleanza nazionale e Lega non erano rimaste a guardare - per arrivare a una manifestazione di piazza comune. Il capo degli onorevoli di An, Ignazio La Russa, vorrebbe che il corteo non fosse «soltanto lombardo ma di tutto il nord». Spiega Gelmini che «il primo passo sarà la presentazione in ogni Comune della Lombardia di un ordine del giorno contro la finanziaria». Poi, capillare raccolta di firme: «Anche qui, faremo un grande sforzo organizzativo perché durante il weekend del 28 e 29 ottobre non ci sia un solo comune senza il suo banchetto per la raccolta di firme contro la legge Amato». Infine, manifestazione di piazza, «una volta verificata la disponibilità degli alleati». Secondo Gelmini, «è scandaloso che la gestione del fenomeno migratorio sia il dimezzamento del periodo necessario a ottenere la cittadinanza. L' "italianità" facile è il contrario dell' integrazione, non può essere concessa senza che ci sia la consapevolezza ben maturata delle nostre regole e i nostri principi». Inoltre, c' è una considerazione di ordine politico: «Abbiamo ogni giorno la conferma che il governo Prodi stia perdendo il consenso già risicato di cui godeva all' epoca delle elezioni». E dunque, «abbiamo il dovere di dare voce a questo scontento». Alleanza nazionale sui temi dell' immigrazione aveva giocato la stagione delle «feste Tricolori» con lo slogan «Basta apProdi». Oggi, Ignazio la Russa si dice «molto soddisfatto dell' intenzione di Forza Italia di seguirci in questa campagna», ma avvisa che quella sulla legge Amato «è soltanto una parte della battaglia». Questo perché «il centrosinistra snatura scientemente e surrettiziamente la Bossi-Fini introducendo in leggi che nulla c' entrano le chiavi per aggirarla». E giù ad elencare: «Nella legge sugli aiuti alle mamme con figli in carcere, arriva un articolo in cui di mamme non si parla più. E si offre a tutti gli extracomunitari in carcere, anche con una vaga promessa di lavoro, di chiedere l' annullamento dell' espulsione a fine pena». Oppure, ancora, la «legge che consente di non subire alcuna restrizione quando si è in attesa dell' accoglimento della domanda di asilo. Quando poi l' asilo non è accolto, come accade nella stragrande maggioranza dei casi, l' extracomunitario è già scomparso». | |
Cremonesi Marco |