ROMA - Al 1° gennaio 2006 erano iscritti all'anagrafe 2.670.514 cittadini stranieri. Quasi equamente distribuiti tra le due metà del cielo (1.350.588 maschi e 1.319.926 femmine), erano 268.357 in più (+11,2%) rispetto all'anno precedente e rappresentavano il 4,5% della popolazione complessiva.
Li ha contati l'Istat, che pubblica oggi il rapporto "La popolazione straniera residente in Italia", dove per "residente" si intende appunto quella registrata nelle anagrafi comunali. Il dato inevitabilmente sottostima la reale presenza di stranieri con permesso di soggiorno che vivono in italia (non tutti si iscrivono all'anagrafe), e che non comprende i clandestini.
L'incremento registrato dall'Istat è inferiore a quello registrato nei due anni precedenti, quando pesava ancora la regolarizzazione del 2002, e non è stato determinato solo dai nuovi arrivi dall'estero. Vanno infatti presi in considerazione anche i nuovi nati di cittadinanza straniera (figli di genitori entrambi stranieri residenti in Italia) che nel 2005 sono stati 51971, il 9,4% del totale dei nati in Italia. Questi bimbi hanno portato il saldo naturale della popolazione straniera (nascite - decessi) in attivo di 48.838 unità. Dall'altro lato ci sono gli italiani, fermi al palo della crescita zero con un bilancio naturale negativo per 62.120 unità.
La distribuzione territoriale vede come sempre in testa il Centro-Nord. Il Mezzogiorno, psiega l'Istat, accoglie soltanto il 12% della popolazione straniera, la parte restante è suddivisa fra il Nord-Ovest (36,6%), il Nord-Est (27,4%) e il Centro (24%). L'incidenza della popolazione straniera sul totale dei residenti è più elevata nelle regioni settentrionali (mediamente pari al 6,4%), il Centro segue a non molta distanza (5,7%), mentre nel Sud e nelle Isole la quota di stranieri è molto inferiore e pari, mediamente, al 1,6%.
Le comunità più numerose risultano quella albanese (349 mila unità), marocchina (320 mila) e rumena (298 mila) che, considerate insieme, costituiscono il 36% di tutti i cittadini stranieri residenti in Italia all'inizio del 2006. Seguono, con un distacco notevole, la comunità cinese (128 mila iscritti all'anagrafe) e quella ucraina (107 mila).
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ISTAT: La popolazione straniera residente in Italia al 1° gennaio 2006