Free cookie consent management tool by TermsFeed Policy Generator Riunione dei Ministri dell´Interno di Francia, Germania, Italia, Polonia, Spagna e Regno Unito - Stratford-upon-Avon, 25 e 26 ottobre 2006, Ministero dell'Interno, 26/10/06

Riunione dei Ministri dell´Interno di Francia, Germania, Italia, Polonia, Spagna e Regno Unito - Stratford-upon-Avon, 25 e 26 ottobre 2006, Ministero dell'Interno, 26/10/06

Conclusioni della riunione dei Ministri dell’Interno di Francia, Germania, Italia, Polonia, Spagna e Regno Unito - Stratford-upon-Avon, 25 e 26 ottobre 2006

Riunione dei Ministri dell´Interno di Francia, Germania, Italia, Polonia, Spagna e Regno Unito - Stratford-upon-Avon, 25 e 26 ottobre 2006

I Ministri dell´Interno di Francia, Germania, Italia, Polonia, Spagna e Regno Unito si sono incontrati a Stratford-upon-Avon, Regno Unito, il 25 e 26 ottobre 2006 per concordare azioni in materie di reciproco interesse nei settori della migrazione, del terrorismo e del crimine organizzato.

Questo gruppo informale del G6 si è incontrato nuovamente per continuare a confrontare le opinioni e individuare azioni concrete da adottare allo scopo di migliorare la sicurezza dei cittadini. Il G6 non è un organismo europeo ma, oltre a migliorare la cooperazione pratica tra i suoi Stati membri, può altresì fornire degli spunti utili e costituire un forum per far convergere le idee nel più ampio settore della libertà, sicurezza e giustizia.(1)

I Ministri hanno espresso il loro apprezzamento per gli ottimi progressi realizzati dopo l´ultima riunione del 22-23 marzo a Heiligendamm (Germania) e hanno approvato, in particolare:

• Il lavoro teso a sviluppare una strategia comune per migliorare le riammissioni, comprese le informazioni congiunte, in particolare per far sì che i Paesi terzi rilascino correttamente i documenti di viaggio;
• Un costante scambio di opinioni e un lavoro sui contratti per l´integrazione o sui provvedimenti riguardanti gli immigrati, nonché sullo scambio di informazioni per quanto riguarda il dialogo con le comunità musulmane, compresi i corsi di lingua e una formazione culturale e sociale delle società di accoglienza riservati agli immigrati arrivati recentemente;
• Progetti volti ad approfondire la cooperazione per contrastare il traffico di esseri umani, che verranno sviluppati a livello operativo dopo la riunione di Stratford;
• Progressi per migliorare la cooperazione a livello operativo ed il dialogo con i Paesi africani, compresi i progetti per raccogliere le informazioni su un data base a livello centrale;
• Sforzi per migliorare la cooperazione in materia di monitoraggio unitamente ad un esame dell´utilizzo di internet da parte di organizzazioni terroristiche, compresa la conferenza ben riuscita che si è svolta a settembre a Berlino;
•  Scambio continuo di informazioni tra i Paesi del G6 su sospetti terroristi;
• Il costante sviluppo di squadre congiunte di assistenza in caso di gravi attentati terroristici;
• Un modello per migliorare la cooperazione tra gli ufficiali di collegamento nei Balcani occidentali, da sviluppare ulteriormente dopo Startford.

Allo scopo di sviluppare ulteriormente alcuni di questi aspetti e alla luce delle nuove sfide, i Ministri hanno discusso sui modi per migliorare la cooperazione nei settori dell´antiterrorismo, dell´integrazione, del crimine organizzato e del controllo delle migrazioni.

1. Lotta contro il terrorismo

I Ministri hanno convenuto che il terrorismo necessita di una risposta individuale e collettiva come nazioni, in quanto continua a rappresentare una minaccia molto significativa e costante per i cittadini di tutti i Paesi. Condividiamo un dovere comune che è quello di contrastare il terrorismo e di condannare, in maniera inequivocabile, chi è coinvolto in azioni terroristiche. Non vi può essere nessuna scusante o giustificazione per un assassinio terroristico.

I Ministri concordano quindi di prendere le seguenti azioni specifiche per contrastare questa minaccia:

• Lavorare allo scopo di prevenire i prossimi attentati terroristici concordando azioni atte ad individuare le eventuali minacce e a consigliare adeguate risposte;
• Migliorare la cooperazione nel monitorare e nell´analizzare l´uso di internet da parte di organizzazioni terroristiche, compreso il sostegno al progetto tedesco “controlla il web” al fine di creare un ambiente sempre più ostile per i terroristi;
• Condividere le ricerche in atto sugli esplosivi, in particolare sugli esplosivi liquidi, e sostenere maggiormente i finanziamenti UE;
• Supportare il lavoro sulla tracciabilità degli esplosivi e sul sistema di allerta rapido sugli esplosivi di cui si è persa traccia;
• Incoraggiare la UE a mantenere un alto livello di protezione in termini di sicurezza presso gli aeroporti europei, migliorare la ricerca per nuovi strumenti tecnici di controllo e adoperarsi affinché tali standard siano adottati da tutti.

I Ministri hanno sottolineato l´importanza che deve essere riservata alle esigenze delle vittime del terrorismo ed hanno concordato di condividere l´esperienza su come sostenerle al meglio.

Hanno altresì concordato di continuare il programma delle visite reciproche di informazione ai centri nazionali dell´antiterrorismo sulla base del successo della prima di queste visite in Germania nell´ottobre del 2006.

2. Promuovere l´integrazione

Pur riconoscendo le varie situazioni prevalenti in ognuno dei loro Paesi, i Ministri hanno sottolineato il loro impegno per fornire le necessarie condizioni per una integrazione ottimale di tutte le comunità nelle loro società. Eventi recenti nei Paesi del G6 hanno dimostrato la necessità di sfidare e di sradicare idee e ideali fuorvianti ed estremisti, in particolare sviluppando, nell´ambito dell´impegno tra civiltà, culture e religioni, un dialogo costruttivo di valori con le comunità musulmane per dissipare ogni dubbio sul fatto che la lotta contro il terrorismo sia un conflitto con l´Islam.

Facendo seguito agli intensi scambi di informazioni sui programmi di integrazione concordati ad Heiligendamm, i Ministri hanno convenuto di:

• Tenere una conferenza allo scopo di creare un forum per incoraggiare il dialogo ed il dibattito tra le agenzie di servizio pubblico e le comunità musulmane;
• Effettuare regolari scambi di informazioni tra gli Stati membri sui programmi di lavoro con le comunità musulmane;
• Adottare idonee misure, quali spettacoli di strada e campagne sui mass media  nelle città europee per incoraggiare i giovani musulmani a sostenere i valori democratici e a diffondere efficaci argomentazioni contro la giustificazione estremistica del terrorismo. Tali misure si rivolgeranno ad un pubblico giovanile, compresi i testimonials di modelli “secular Muslim” per dimostrare le possibilità per i giovani musulmani di aver successo nelle moderne società europee.
• Sostenere la costante attuazione della strategia UE sulla radicalizzazione e sul reclutamento.

3. Lottare contro il crimine organizzato

I Ministri hanno sottolineato che la lotta contro il crimine organizzato continua ad essere una priorità assoluta. Il traffico di esseri umani, droga,  armi e di altri beni illeciti da parte di gruppi organizzati rappresenta una minaccia significativa e contribuisce al crimine sia all´interno della UE, che nei Paesi lungo le rotte del traffico. I Ministri hanno convenuto che, al fine di prevenire e ridurre i danni provocati da tali attività, sussistono reali vantaggi nel contrastare il crimine organizzato fuori dai confini della UE e ciò anche attraverso un ulteriore miglioramento della cooperazione operativa tra gli ufficiali di collegamento e il rafforzamento delle locali forze di polizia.

I Ministri hanno concordato di adottare le seguenti azioni:

• Effettuare operazioni congiunte per contrastare il traffico di esseri umani, cominciando con un seminario di esperti che si terrà a novembre in Polonia;
• Sviluppare e individuare un modello di cooperazione tra gli ufficiali di collegamento dei Paesi del G6 nei Balcani occidentali per riunire le risorse e condividere i dati di intelligence;
• Intraprendere operazioni congiunte per contrastare il traffico di droga sulla costa occidentale dell´Africa, oltre ai progetti esistenti riguardanti il Nordafrica usando, qualora necessario, il Centro operativo di analisi in mare (Narcotics);
• Presentare un piano di azione per individuare il crimine organizzato nell´Europa orientale e del sud-est, compreso il crimine organizzato in Russia, a completamento del lavoro UE già esistente in tale settore.

I Ministri hanno sottolineato la necessità di strutture efficaci a livello UE per avvalorare gli sforzi degli Stati membri nella lotta contro il crimine organizzato. In particolare hanno ribadito il loro impegno per una rapida conclusione dei negoziati della seconda generazione del Sistema Informativo Schengen e del Sistema Informativo sui Visti. Hanno notato i ragguardevoli risultati di istituzioni quali Europol ed Eurojust ed hanno sottolineato il loro sostegno ad entrambi. Ma hanno altresì evidenziato la necessità di continuare a riformare Europol allo scopo di migliorare la sua capacità di produrre analisi di qualità sulla minaccia del crimine organizzato ed hanno sottolineato l´importanza di un miglior coordinamento tra gli organismi UE delle forze di polizia, compresa Frontex, in particolare per individuare argomenti di rilievo quali l´immigrazione illegale.

I Ministri hanno altresì notato che l´evasione dell´IVA costa agli Stati membri milioni in termini di mancato reddito ed aiuta a finanziare il crimine organizzato. Concordano quindi sulla necessità di individuare dei modi per migliorare la cooperazione pratica tra loro e per sviluppare, con i colleghi della Finanza, una risposta da parte delle forze di polizia su questo argomento.

Immigrazione

I Ministri, richiamando il principio della solidarietà europea nella gestione comune delle frontiere esterne, hanno sottolineato il loro impegno nel controllare le migrazioni e nel contrastare l´immigrazione illegale, in particolare alle frontiere esterne della UE sia marittime, che terrestri, ed hanno chiesto a Frontex di fornire loro la necessaria assistenza per coordinare razionalmente le azioni, a livello UE, in questo settore. Hanno concordato che l´Approccio Globale UE alla Migrazione dovrebbe continuare a rappresentare la base della strategia internazionale ed hanno evidenziato la necessità di impegnarsi con i Paesi terzi per creare le potenzialità atte a gestire le migrazioni e a promuovere il dialogo. A tal fine, hanno sottolineato la necessità di proseguire sulla base dei risultati della conferenza di Rabat e dell´importanza della prossima conferenza ministeriale UE-Africa sulla cooperazione allo sviluppo che si terrà in Libia e che sosterrà lo sviluppo di una risposta coerente e bilanciata alle sfide poste dalla gestione dei flussi migratori tra i due continenti nell´ottica della cooperazione e della responsabilità condivisa.

I Ministri hanno ribadito la necessità di fare di più per contrastare le rotte illegali, clandestine usate dagli immigrati irregolari dall´Africa verso la UE e le rotte usate da chi entra nella UE partendo da ben oltre le frontiere orientali terrestri. I Ministri hanno convenuto le seguenti azioni specifiche per rispondere alle sfide poste dall´immigrazione illegale:

• Istituire un´unità di analisi congiunta per smantellare le attività delle reti dell´immigrazione illegale e dei trafficanti di uomini sulle rotte provenienti dall´Africa ((Est, Nord e subsahariana) condividendo sistematicamente i dati di intelligence sull´attività via mare tra Libia e Paesi della UE,
• Proporre un gruppo di lavoro presso Europol per raccogliere ed analizzare tutte le informazioni riguardanti le reti criminali collegate all´immigrazione illegale ed al traffico di esseri umani dall´Africa Occidentale e dal Nordafrica e dai Paesi confinanti del Partenariato europeo allo scopo di smantellare questi gruppi criminali organizzati;
• Dirigere gli sforzi UE per mediare gli accordi regionali con i Paesi terzi in Africa al fine di contrastare l´immigrazione illegale via mare;
• Fornire alla Commissione Europea un assistenza di esperti per concludere accordi di riammissione mirati ed efficaci con i Paesi terzi;
• Collaborare con altri Stati membri della UE su un programma per la creazione di potenzialità del GDISC (Direttori Generali dei Servizi Immigrazione) rivolto all´Ucraina per una efficace risposta al transito irregolare di immigrati.

I Ministri hanno sottolineato l´importanza di adoperare nuove tecnologie per rafforzare la sorveglianza alle frontiere e i controlli, compreso lo scambio di informazioni sui passeggeri. Hanno altresì accolto con favore il quadro di riferimento generale, così come indicato nel documento franco-tedesco, per una più stretta cooperazione nei settori dell´immigrazione e dell´asilo ed hanno concordato di analizzarlo ulteriormente allo scopo di giungere ad una comune impostazione dal G6 al GAI di dicembre e ai Consigli europei.

Forze di polizia internazionali

I Ministri hanno concordato sull´importanza di azioni concertate a livello UE allo scopo di creare infrastrutture di polizia efficaci nei Paesi terzi in particolare in situazioni post conflitto. Hanno concordato di considerare i modi per proseguire le azioni già esistenti in tale settore a livello UE, attraverso un miglior coordinamento e miglioramento della risposta. E´ stato concordato che la prossima Presidenza italiana porterà avanti questo aspetto alla prossima riunione del G6.

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(1) Gli altri Stati membri della UE e la Commissione Europea sono perfettamente al corrente delle discussioni del G6. Se vi sono proposte a livello UE, queste verranno negoziate da tutti gli Stati membri nel modo abituale.

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