Dalla riforma della Bossi-Fini al voto per le circoscrizioni, alla cittadinanza: "Non solo doveri, anche diritti"
"Ecco il pacchetto stranieri"
Paolo Griseri
Bresso, Chiamparino e Saitta presentano il piano al ministro
Un vero pacchetto di misure per combattere le forme più acute di disagio sociale, dall´immigrazione clandestina alle tossicodipendenze. È la proposta che i vertici degli enti locali torinesi hanno presentato ieri mattina al governo nel corso del convegno sull´immigrazione. Non un unico documento ma una serie di spunti e pressioni affinché il governo e la maggioranza del Parlamento si muovano in fretta. A Torino ogni anno il numero degli stranieri aumenta di diecimila unità grazie soprattutto alla comunità rumena che ha ormai sorpassato per consistenza quella marocchina. È dunque necessario intervenire su più fronti per favorire l´integrazione di chi è arrivato di recente e ridurre le principali fonti di insicurezza sociale.
Il primo tema è quello della riforma della legge Bossi-Fini. Nell´aula del teatro Vittoria il sottosegretario all´interno Marcella Lucidi annuncia la revisione del testo «per l´inizio del 2007». A lei e al ministro della solidarietà sociale Paolo Ferrero, Sergio Chiamparino chiede «un intervento per rendere più spedito il percorso della proposta di legge che garantisce il diritto di voto agli stranieri nelle elezioni delle circoscrizioni». Un provvedimento a favore dell´integrazione già caldeggiato prima delle ultime elezioni amministrative. Nella stessa direzione va la richiesta di Antonio Saitta per «garantire la cittadinanza italiana in tempi certi. È inutile - dice il presidente della Provincia - annunciare che si vuole ridurre a cinque anni il tempo di permanenza in Italia necessario per la cittadinanza se poi, per ragioni burocratiche, quel periodo si raddoppia».
Il secondo fronte è quello delle leggi che regolano il rapporto tra lavoro e residenza. La recente proposta del ministro Ferrero di regolarizzare con un permesso di soggiorno i clandestini che lavorano regolarmente ha suscitato la perplessità del ministro dell´Interno Amato. Ieri la questione è stata ripresa dall´assessore regionale all´assistenza, Angela Migliasso, che ha annunciato «l´insediamento, entro l´anno, della Consulta regionale per i problemi dei lavoratori extracomunitari e delle loro famiglie». Migliasso ha spiegato che secondo la regione «il lavoro deve essere inserito tra i diritti dei cittadini stranieri e non utilizzato come lasciapassare».
Il terzo tema legato alla sicurezza è quello della battaglia contro la tossicodipendenza. Su questo Chiamparino ha riproposto «la sperimentazione di strade nuove, comprese le narcosale». Le cosiddette stanze del buco, ha però avvertito il sindaco «devono diventare uno degli strumenti, non l´unico strumento di intervento». Sul tema il ministro Ferrero è stato molto prudente: «Con i colleghi di governo stiamo preparando un pacchetto di proposte sulla tossicodipendenza. Ma non comprende le narcosale che non fanno parte del programma del´Unione».