Quasi 1.500 immigrati minorenni sono giunti in Lombardia negli ultimi cinque anni. Storie di miseria e abbandono
Baby clandestini, allarme della Caritas
Per legge non possono essere espulsi. E molti appena compiono i 18 anni scompaiono
CREMONA - Quasi 1.500 «figli di nessuno», arrivati in Lombardia privi di documenti, senza sapere una parola di italiano, in fuga dal loro Paese. Il fenomeno sta dilagando in tutta Italia: negli ultimi cinque anni 7.583 baby clandestini sono arrivati nel nostro Paese, scortati fino al casello dell' autostrada, magari dopo un viaggio lungo migliaia di chilometri nel doppio fondo di un camion. La maggior parte di essi ha 16 o 17 anni, alcuni sono «under 18» solo per poche settimane. Perché minorenni? Si tratta di un escamotage: per legge non possono essere espulsi. Fino al compimento del diciottesimo anno, sono affidati ai servizi sociali del Comune di arrivo, in attesa che il «percorso formativo» e la tutela diventino permesso di soggiorno. La Lombardia è la regione che riceve il maggior numero di minori (esattamente 1.479 dal 2002 ad oggi), a Cremona ne sono giunti più di un quinto (303), per buona parte romeni. Perché proprio a Cremona? «È il cosiddetto effetto calamita - spiega Alessio Antonioli, della Caritas cremonese - i minori tendono ad andare nei comuni che offrono più assistenza». Tra le varie etnie si verifica uno strano passaparola, che porta decine di adolescenti extracomunitari a scegliere una città piuttosto che un' altra. «Là l' aiuto è sicuro», vengono a sapere. E partono con destinazione Torrazzo. L' approdo alla Casa dell' accoglienza non è il frutto di una scelta consapevole: la maggior parte dei «figli di nessuno» vengono portati qui da carabinieri e polizia, dopo blitz in zone periferiche della città, direttamente dalla questura o alla fine di periodi di detenzione nel carcere minorile. Gli arrivi di minori sono ormai un' emergenza: dai venti giunti a Cremona nel 2001, nei primi dieci mesi del 2006 ne sono stati registrati 73. L' assessore alle Politiche sociali Maura Ruggeri lancia l' allarme: «In cinque anni sono quadruplicati e l' età si è spostata sempre più verso i 17 anni, limite massimo per evitare l' espulsione. Passaparola o organizzazione criminale? Tutto è possibile. Il Comune intanto è obbligato ad occuparsi della loro tutela. Noi non possiamo affrontare l' emergenza con le risorse a disposizione: non vogliamo sottrarci, ma abbiamo bisogno di un aiuto dal governo, perché il problema è nazionale». Ciò che preoccupa Comune e associazioni di volontariato è anche il dopo: a 18 anni compiuti, e ottenuto il permesso di soggiorno, molti di essi scompaiono. «È per questo che ci serve una mano da Roma - conclude l' assessore - per un Comune è difficile seguire l' inserimento in società di dieci-quindici ragazzi, con settanta è impossibile». 1.479 *** I RAGAZZINI extracomunitari arrivati in Lombardia negli ultimi 5 anni (stima Caritas) *** 73 *** GLI IMMIGRATI minorenni arrivati a Cremona nei primi dieci mesi del 2006 Silla Andrea