Uomini e mezzi per l' emergenza
Straordinari e lavoratori interinali in Questure, Sportelli Unici, DPL e Consolati. Ordinanza di Prodi in G.U.
ROMA - Straordinari per i dipendneti di Questure, Sportelli Unici e Direzioni provinciali del Lavoro, contratti rinnovati per gli interinali dell'immigrazione e rinforzi ai Consolati impegnati a rilasciare i visti d'ingresso. Il governo risponde all'emergenza flussi 2006 con un'iniezione di uomini e mezzi, facendola rientrare ancora una volta tra le "Disposizioni urgenti di protezione civile per il contrasto dell'immigrazione clandestina". Un escamotage che dà la possibilità di assegnare le risorse con meno vincoli e più velocemente. L'ordinanza del Presidente del Consiglio n. 3551/2006, arrivata ieri in Gazzetta Ufficiale, autorizza il ministero dell'Interno a pagare gli straordinari ai suoi dipendenti e a rinnovare 650 contratti dei lavoratori temporanei già impiegati presso Questure e Sportelli unici. Dovrebbe così rientrare l'allarme lanciato su Stranieriinitalia.it dagli interinali dell'immigrazione, che temevano di doversene tornare a casa alla scadenza dei loro contratti. Il Viminale potrà inoltre adottare tutte le iniziative necessarie "alla ottimale gestione del sistema informatico dei flussi migratori".
Il ministero della Solidarietà sociale potrà invece assumere 150 lavoratori interinali, che daranno manforte alla Direzione generale dell'Immigrazione e alle Direzioni Provinciali del Lavoro, per "l'accelerazione delle procedure amministrative connesse al rilascio del nulla osta al lavoro". Per 300 dipendenti sono invece autorizzati fino a 40 ore di straordinario al mese.
Si interviene anche sulla rete consolare, che al momento rappresenta l' imbuto più stretto per l'ingresso dei lavoratori stranieri in Italia. Ecco allora che l'ordinanza sblocca mezzo milione di euro del Ministero degli Esteri per far fronte all'incremento delle richieste di visto di lavoro subordinato. Andranno destinati alle "rappresentanze diplomatiche e degli uffici consolari maggiormente interessati dal fenomeno dei flussi migratori verso l'Italia, per l'acquisizione in loco di servizi di lavoro interinale".
Vengono infine assegnati quasi 3 milioni e mezzo di euro ai comuni in prima linea nell'accoglienza di rifugiati, richiedenti asilo e stranieri titolari un permesso per protezione umanitaria, con un fondo già diviso tra Roma, Milano, Firenze, Bari, Caltanissetta, Crotone, Siracusa, Agrigento e Foggia. Un altro mezzo milione di euro andrà invece alla delegazione per l'Italia, Malta, San Marino e la Santa Sede dell'Alto commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati.
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Ordinanza del Presidente del Consiglio n. 3551/2006