Il dato
La Uil: 1,8 milioni gli stranieri lavoratori in Italia
Guglielmo Loy: "E' il momento di una politica di governace sull'immigrazione che non è stata attuata nella precedente legislatura e non ancora nell'attuale"
ROMA - Si sono avvicinati al record di due milioni gli occupati extracomunitari registrati in Italia lo scorso anno, oltre 1,8 mln quelli regolari ovvero il 10,5% del totale nazionale: Milano è la città con il maggior numero di lavoratori stranieri, mentre Enna e Nuoro sono le ultime in classifica.
E' quanto emerge dal rapporto su "Immigrazione e impatto sul territorio" curato dalla Uil Politiche territoriali e migratorie presentato questa mattina a Roma nel corso di un seminario sulla "Governance dell'immigrazione".
I dati provinciali, regionali e nazionali analizzati e comparati dalla Uil spiegano che sono oltre 781 mila le assunzioni di lavoratori stranieri nel primo semestre 2006. Più 110 mila gli infortuni sul lavoro dell'anno precedente, mentre sono 130 mila i cittadini stranieri titolari di imprese.
L'indagine illustrata da Guglielmo Loy, segretario confederale Uil, evidenzia quanto ormai "l'immigrazione e la presenza di cittadini extracomunitari in Italia siano ormai fenomeni strutturali consolidati all'interno della società italiana, e non un aspetto contingente da affrontare con logiche emergenziali. Abbiamo analizzato il fenomeno migratorio - ha spiegato Loy - laddove si gioca la gran parte della partita: il territorio, le grandi città e le piccole, ogni angolo del nostro Paese. E i dati ci dicono che è il momento di una politica di governace sull'immigrazione che non è stata attuata nella precedente legislatura e non ancora nell'attuale: dopo la Finanziaria deve essere questa la prossima priorità del Parlamento".
In valori assoluti è nella provincia di Milano dove si registra la più alta concentrazione di occupati extracomunitari con circa 200 mila unità. Seguono Roma con circa 170 mila, Torino con 74 mila, Brescia (66 mila) e Treviso (50 mila). A Oristano si registra invece la percentuale più bassa con meno di 600 unità, preceduta da Enna (906), Nuoro (973), Caltanissetta (1400) e Isernia (1600). E' la Lombardia ad assumere il numero maggiore di stranieri nel 2006 (circa 160 mila), mentre il Molise è la regione che offre meno opportunità agli extracomunitari (1600). Per quanto riguarda gli infortuni sul lavoro quest'anno, il valore assoluto più alto è nella provincia di Milano con oltre 7 mila casi. A Oristano il minor numero di incidenti pari a 16 casi denunciati. Dai dati regionali emerge una presenza sempre più capillare di piccole e medie imprese costituire da cittadini stranieri: in Lombardia sono oltre 30 mila, in Emilla Romagna circa 16 mila, in Liguria più di 14 mila. In fondo alla classifica Umbria (297) e Puglia (147).
"Occorre uno sforzo comune di tutte le forze politiche che vada oltre il pregiudizio delle lenti ideologiche - ha commentato Marcella Lucidi, sottosegretario all'Interno, a margine del convegno - i dati dimostrano che l'immigrazione è ormai un fenomeno strutturale ed epocale". Tra gli auspici del sottosegretario quello di "avviare quanto prima il testo unico sull'immigrazione in Parlamento" e creare "canali istituzionali che riescano a far incontrare domanda e offerta nel mercato del lavoro in un percorso di legalità e integrazione".