Finalmente è più facile riunire le famiglie
Il consiglio dei ministri ha approvato i decreti legislativi di attuazione delle direttive europee in materia di ricongiungimenti familiari e di carta di soggiorno. I provvedimenti erano stati già approvati invia preliminare nel luglio scorso, quindi ora le nuove misure entreranno subito in vigore. La carta di soggiorno si potrà ottenere dopo 5 anni di residenza regolare, e non più dopo 6 com'era finora. Sarà anche più facile fare arrivare in Italia i familiari, soprattutto i minori: la condizione di carico E' infatti considerata implicita e non deve essere più dimostrata
ROMA - Entrano finalmente in vigore le nuove misure in materia di ricongiungimenti familiari e di carta di soggiorno (che diventa "permesso europeo per soggiornanti di lungo periodo"). Il consiglio dei ministri ha infatti approvato due decreti legislativi di attuazione delle direttive comunitarie, che erano stati varati in via preliminare nel luglio scorso.
I cittadini stranieri potranno ottenere la carta di soggiorno dopo 5 anni di residenza regolare in italia (anziché 6, com'era finora). Lo status di "lungo soggiornante" consente agli immigrati extracomunitari di entrare in Italia senza visto, anche qualora provengano da paesi per cui questo è richiesto, di circolare liberamente e di svolgere "qualsiasi attività lavorativa subordinata o autonoma non espressamente vietata o riservata al cittadino". Le prestazioni di assistenza e previdenza sociale e quelle relative ad erogazioni in materia sanitaria e scolastica, vengono subordinate all'effettiva residenza dello straniero sul territorio nazionale.
Il permesso per soggiornanti di lungo periodo è a tempo indeterminato, e viene rilasciato all'extracomunitario entro 90 giorni dalla richiesta. Per ottenerlo oltre a 5 anni di permanenza regolare in Italia, è necessario che lo straniero abbia un reddito minimo non inferiore all'assegno sociale annuo. Nel caso di richiesta, presentata anche per i familiari, è previsto l'ulteriore requisito dell'alloggio. Il permesso può essere revocato per motivi di ordine pubblico e sicurezza, per l'assenza dell'extracomunitario dal territorio dell'unione per 12 mesi consecutivi, o dall'Italia, per un periodo di 6 anni.
Diventano più facili i ricongiungimenti familiari. In base al decreto viene infatti eliminata, per i minori, la condizione di familiari "a carico", "potendosi tale requisito - si legge nel testo del decreto - considerare implicito". Ma non solo: la condizione di minore, età prevista cioè per il ricongiungimento, sarà "esplicitamente riferita al momento della presentazione della domanda" per "non addossare agli interessati le conseguenze di eventuali ritardi". Spesso infatti, come ha ricordato in più occasioni lo stesso ministro Amato, pratiche che iniziavano con figli minori, finivano quando ormai erano diventati maggiorenni.
Una novità riguarda anche i figli con più di 18 anni: "non è più richiesta l'invalidità totale, bensì l'impossibilità di provvedere, in maniera permanente, alle proprie indispensabili esigenze di vita in ragione del loro stato di salute".