Amato: «quote legali o sanatoria» La destra si scatena. Sul nulla
«Se non si apriranno canali legali all'immigrazione, l'unica soluzione che avremo davanti è fare un'altra sanatoria». Parola del ministro dell'Interno Giuliano Amato, che ieri ha partecipato a un convegno dell'università Bocconi di Milano in cui esponenti di vari paesi europei sono stati chiamati a dare risposte concrete sull'immigrazione. Le parole del ministro hanno subito dato vita a una ridda di dichiarazioni del centrodestra, contrario alla prospettiva. Che però non è affatto all'ordine del giorno. L'intervento di Amato mirava infatti ai suoi colleghi europei, allergici alla prospettiva di aprire quote legali per «trattare» con i paesi extracomunitar. «In Europa serve una politica dell'immigrazione legale e accordi di riammissione con i paesi di origine», ha sottolineato Amato. Ma i paesi del nord parlano un'altra lingua: selezione della manodopera. «Un discorso degno di Versailles, in cui si decideva chi può sedersi a tavola», è stato il commento del ministro.