Free cookie consent management tool by TermsFeed Policy Generator Immigrati clandestini rapiti per riscatto. Dieci persone arrestate in varie regioni, La Repubblica, 05/12/06

Immigrati clandestini rapiti per riscatto. Dieci persone arrestate in varie regioni, La Repubblica, 05/12/06

Tra le accuse contestate dalla Direzione distrettuale Antimafia
riduzione in schiavitù, sfruttamento, sequestro di persona

Immigrati clandestini rapiti per riscatto
Dieci persone arrestate in varie regioni

I familiari delle vittime costretti a pagare mille euro
CROTONE - Dieci fermi sono stati eseguiti dalla polizia nei confronti di cittadini extracomunitari accusati di gestire una rete di immigrazione clandestina con sequestri di persona mirati a ottenere il pagamento di un riscatto. L'operazione è stata condotta in varie regioni. I fermi sono stati emessi dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro.

Gli arrestati, prevalentemente di nazionalità sudanese, sono ritenuti, a vario titolo, responsabili dei reati di associazione per delinquere finalizzata al sequestro di persona a scopo di estorsione e favoreggiamento alla permanenza di clandestini extracomunitari nord africani nel territorio nazionale.

L'operazione, denominata "Kafila", è stata eseguita dalle squadre mobili di Crotone, Roma e Milano assieme a personale del Servizio centrale operativo.

Le indagini hanno permesso di ricostruire l'attività degli arrestati e di altri indagati, facenti parte, secondo l'accusa, di un articolato gruppo criminale transnazionale con basi operative in Libia e ramificazioni nelle province crotonese, milanese e della capitale.

Gli immigrati venivano sequestrati dall'organizzazione che, "chiedeva un riscatto per la liberazione ai parenti presenti in Italia e in Europa, una cifra che si aggirava intorno ai mille euro", ha precisato in una nota la Questura di Milano. "Il pagamento del riscatto avveniva a Milano - spiega ancora la Questura - nei pressi della stazione Centrale, dove una cellula dell'organizzazione effettuava l'incontro con i parenti facendosi consegnare il denaro. A questo punto partiva l'ordine di liberare il sequestrato".

I casi documentati di pagamento del riscatto sarebbero una decina, ma gli investigatori sospettano che siano stati molti di più. Il basso riscatto e la mancanza assoluta di resistenza da parte dei famigliari faceva sì che i trafficanti fossero in grado di organizzare sequestri-lampo, anche multipli.

"L'operazione rappresenta l'importante prosecuzione del lavoro della Dda di Catanzaro contro il fenomeno della riduzione in schiavitù e lo sfruttamento dell'immigrazione clandestina, già cominciato con le operazioni Salib e Adib, nel Crotonese, e Harem, in provincia di Cosenza", ha spiegato il procuratore aggiunto della Dda di Catanzaro, Mario Spagnuolo.
Iscriviti alla newsletter
Acconsento al trattamento dei miei dati personali

Rapporto Antigone

Rapporto Annuale

Dona il 5x1000
AntigoneCinquePerMille

Sostieni Antigone
con una donazione