La Commissione europea punta a introdurre una "green card" (carta verde) per consentire un ingresso più facile nell’Unione europea per gli immigrati altamente qualificati.
"Stiamo per fare una proposta specifica per l’ammissione di lavoratori altamente qualificati. Prevediamo una green card", ha detto a Reuters un funzionario della Commissione di Bruxelles.
"La green card dovrebbe essere valida nei 27 Stati Ue, per esercitare attrazione", ha detto il funzionario. L’esecutivo Ue progetta di presentare la proposta all’inizio della seconda metà del 2007.
La cosiddetta green card statunitense è una carta d’identificazione molto ambita che consente agli immigrati di vivere e lavorare negli Usa e nel caso chiedere la cittadinanza.
Secondo il piano Ue, che è ancora allo stato di bozza, l’accesso sarebbe sottoposto a certi limiti. Ma lo scopo generale sarebbe quello di rendere più facile per gli immigrati dotati di carta verde lavorare in diversi paesi Ue, ha detto un altro funzionario.
La proposta riguarda uno dei punti politici più caldi in Europa e potrebbe trovare una forte resistenza da parte di diversi stati europei, mentre serve l’assenso di tutti i membri per varare la proposta.
La Germania, che dal primo gennaio ha la presidenza di turno dell’Unione, ha guidato il fronte dei paesi che si oppongono alla definizione di una politica Ue sull’immigrazione, sostenendo che non desidera interferenze nel proprio mercato del lavoro.
I funzionari della Ue affermano invece che un programma paneuropeo, con la possibilità di muoversi da un paese all’altro, eserciterebbe più fascino sui lavoratori stranieri altamente specializzati.
Sposare un cittadino statunitense è il modo più semplice per uno straniero di ottenere una green card, ma essa è anche basata su criteri di impiego, secondo i quali la priorità viene data ai candidati dotati di competenze specifiche.
L’Australia e il Canada hanno un sistema a punti che favorisce i candidati con un più alto livello di educazione e una migliore conoscenza della lingua.
Nella Ue, l’approccio alla immigrazione legale differisce da paese a paese. la maggior parte autorizza solo l’ingresso di un limitato numero di nuovi immigrati, a parte i ricongiungimenti familiari, e permessi di lavoro per persone con competenze specifiche e un contratto.
Ma la Ue sta anche discutendo al proprio interno per giungere ad affermare il diritto alla mobilità dei cittadini europei all’interno dei confini dell’Unione. I cittadini di alcuni paesi membri di vecchia data temono l’afflusso di masse di lavoratori a buon mercato dagli stati appena entrati nella Comunità.
Molti dei vecchi Stati membri impongono ancora restrizioni al libero movimento dei lavoratori dai 10 paesi che hanno aderito nel 2004 e da Romania e Bulgaria, entrati dal primo gennaio.