Documento redatto dai ministeri di Interni e Solidarietà sociale
Per chi è in regola il testo riconosce il diritto di voto alle amministrative
"La Carta dei diritti degli immigrati"
così sarà la legge Amato-Ferrero
di VLADIMIRO POLCHI
ROMA - Liste di collocamento all'estero. Ingressi con lo sponsor. Diritto di voto alle elezioni amministrative. Rimpatrio volontario. Accesso ai concorsi pubblici. Superamento dei Cpt. Via libera a colf e badanti. È l'addio alla Bossi-Fini: nuove regole per i 3 milioni d'immigrati che vivono in Italia e per chi ancora intende arrivare. I ministri dell'Interno e della Solidarietà sociale stanno lavorando a un "disegno di legge delega al governo, per la modifica della disciplina dell'immigrazione e delle norme sulla condizione dello straniero". Il testo sarà pronto entro metà febbraio, ma ne circola già una bozza semidefinitiva.
Per la riscrittura della Bossi-Fini, il governo ha scelto la strada della legge delega: il Parlamento fissa le linee direttrici della riforma, ma rinvia all'esecutivo l'adozione ("entro 12 mesi") di un decreto legislativo con le modifiche di dettaglio. Il testo - 15 pagine concordate tra Giuliano Amato e Paolo Ferrero, ma ancora suscettibile di modifiche - mira a "promuovere l'immigrazione regolare, favorendo l'incontro tra domanda e offerta di lavoro di cittadini stranieri".
Insomma, apertura ai flussi legali di lavoratori immigrati, come antidoto ai clandestini (700mila in Italia, secondo l'Ocse). Per far questo, la legge rivede (in un unico articolo) il meccanismo dei flussi, "prevedendo una programmazione triennale delle quote", con la possibilità ogni anno di adeguare le quote alle richieste. Non solo. Via libera a colf e badanti: in caso di aumento delle richieste d'assunzione, infatti, la loro quota già fissata potrà "essere superata in una misura prefissata". Corsie agevolate, poi, per l'ingresso fuori quota di "professori universitari, ricercatori" e "personalità di chiara fama nelle arti, scienze, spettacolo e sport".
Nascono le liste di collocamento all'estero: "Liste alle quali potranno iscriversi i lavoratori stranieri, che intendono fare ingresso in Italia per lavoro subordinato e stagionale". Le liste saranno tenute dai consolati e da "organizzazioni internazionali convenzionate con lo Stato italiano". Le graduatorie terranno conto dell'anzianità d'iscrizione e "del grado di conoscenza della lingua italiana".
Arriva "l'elettorato attivo e passivo alle elezioni amministrative per i soggiornanti di lungo periodo". Urne aperte dunque agli immigrati, con carta di soggiorno, residenti in Italia da almeno 5 anni, in conformità alla Convenzione di Strasburgo del 5 febbraio '92.
Viene estesa a un anno la durata dei permessi di soggiorno in caso di licenziamento dell'immigrato, che però possieda "adeguati mezzi di sussistenza". Il permesso di soggiorno a 3 mesi, viene sostituto con "una dichiarazione di presenza". Lo straniero irregolare può ottenere un permesso se dimostra "spirito di appartenenza alla comunità nazionale". Torna lo sponsor (già previsto dalla legge Turco-Napolitano).
Al riguardo, due sono le posizione riportate nella bozza. Quella di Amato, per cui lo sponsor va istituzionalizzato: enti locali, sindacati e associazioni imprenditoriali, che garantiscano economicamente per lo straniero. Quella di Ferrero, per il quale lo sponsor può essere anche "un privato legalmente residente in Italia". I due avrebbero già trovato l'accordo: ci saranno sia sponsor privati, che istituzionali. E ancora: ci si potrà sponsorizzare da soli, purché in possesso di "adeguate risorse finanziarie".
Al fine di rendere effettive le espulsioni dei clandestini, si introducono "programmi di rimpatrio volontario, finanziati da un Fondo nazionale", per assistere economicamente l'immigrato al rientro in Patria. Oggi la macchina delle espulsioni non funziona: nel 2005 su 119.923 stranieri irregolari identificati dalle forze dell'ordine, meno del 45% è stato effettivamente rimpatriato: la percentuale più bassa dal '99.
Viene inoltre parificato "il lavoratore straniero, soggiornante di lungo periodo, al cittadino Ue" per l'accesso al lavoro nella pubblica amministrazione.
Maggiore attenzione ai minori stranieri non accompagnati, anche attraverso un apposito Fondo nazionale, istituito presso il ministero della Solidarietà sociale.
Quanto ai Cpt, in attesa della relazione della commissione De Mistura (pronta per il 31 gennaio), si prevede il "superamento dei Centri di permanenza temporanea, in modo da assicurare comunque l'identificazione degli immigrati" e il loro rimpatrio.