Amato conferma l'intenzione di procedere con il rimpatrio assistito
Ferrero: "I centri hanno fallito, devono essere smantellati subito"
De Mistura: "I Cpt non vanno chiusi
ma progressivamente svuotati"
Ferrero si smarca: "I centri vanno aboliti subito"
ROMA - "Svuotamento graduale ma sostanziale" dei Cpt: nei centri di accoglienza temporanea rimarranno solo gli "irriducibili", coloro cioè che "non collaborano con le forze dell'ordine e non si fanno identificare". Per loro si prevede un fermo non più 60 ma di 20 giorni, prima di essere espulsi.
Lo ha spiegato Staffan De Mistura che ha guidato la commissione nei sei mesi di lavoro sui Cpt e che ha presentato oggi i risultati al ministro degli Interni, Giuliano Amato: "Non proponiamo la chisura dei Cpt perche', con varie migliorie, restano comunque necessari. Proponiamo un diverso approccio alla questione e un loro svuotamento. L'obiettivo è quello di evitare la promiscuità tra persone molto diverse e togliere dai centri chi non ci dovrebbe stare".
Le conclusioni a cui è arrivata la commissione partono da alcuni assunti principali: l'inefficacia del sistema dei cpt così come è attualmente strutturato; il fatto che non risponda nè sarà in grado di rispondere in futuro "alle complesse problematiche di un fenomeno in continua espansione"; "i costi elevatissimi che comporta e che non sono commisurati all'effettiva efficacia".
Non resteranno più nei centri permanenti: gli ex detenuti finiti nei cpt perché non identificati dopo la carcerazione; le potenziali vittime di tratta e di sfruttamento, che verrebbero così separate dai carnefici evitando una pericolosa coesistenza nei centri; i cosiddetti 'overstayer' sorpresi a permanere sul territorio oltre il permesso di soggiorno; i cittadini non comunitari che collaboreranno all'identificazione senza fingere di avere un'altra nazionalità e aderendo al rimpatrio volontario. Agli 'overstayers' sarà proposta un'opzione di 'rimpatrio concordato', con incentivi studiati al fine di far considerare conveniente la scelta.
E proprio su quest'ultima proposta Giuliano Amato ha rilanciato confermando la volontà di voler procedere anche con norme che riguardano il rimpatrio volontario assistito. ''Tutte misure - ha detto il ministro degli Interni - necessarie per ridurre quel girone dei dannati che pone migliaia di esseri umani tra le carceri e i Cpt di tutta Europa. Se chiudere i centri facesse scomparire l'asprezza dell'immigrazione clandestina lo farei. Ma i Cpt sono solo parte di un problema più ampio. Basti pensare che i nostri questori espellono annualmente oltre 60 mila persone, ma la popolazione che transita nei centri è molto al di sotto di questa cifra".
I numeri raccolti dalla commissione parlano infatti di una circolazione nei Cpt di circa 22 mila persone. Un dato che scende vertiginosamente a 14 mila se si eccettuano i romeni che oggi rappresentano un terzo della popolazione dei centri. E proprio con l'ingresso della Romania nell'Ue si assisterà ad una naturale forte riduzione.
"La Commissione De Mistura - ha detto ancora Amato- ha lavorato seriamente e mi fa piacere che il percorso di riforma della legge sull'immigrazione e questo lavoro si siano avviati nella stessa direzione". Tra i principi ispiratori del rapporto, il ministro ha sottolineato il fatto di "considerare la persona: non si può trattare allo stesso modo chi collabora e chi invece non lo fa. Un aspetto fondamentale: l'identificazione dei condannati prima che escano dal carcere per poi magari finire in un cpt. Io provo un brivido a pensare che possa essere pronunciata una condanna nei confronti di una persona non identificata".
"I Cpt hanno fallito e possono essere svuotati da subito - ha commentato il ministro della solidarietà sociale Ferrero - attraverso una riorganizzazione del sistema delle identificazioni: gli immigrati arrestati devono essere riconosciuti già in carcere, mentre per identificare tutti gli altri stranieri è evidente che non è necessario mantenere strutture costose come i Cpt".