Sempre più immigrati: 4 milioni
E uno su cinque è irregolare
Raddoppiati i minorenni. Più famiglie proprietarie di case
MILANO - Il volto dell'Italia è sempre più multietnico. Secondo il XII Rapporto sulle Migrazioni elaborato dalla Fondazione Ismu e presentato questa mattina a Milano, il numero degli immigrati continua ad aumentare. Oggi rappresentano il sette per cento dell'intera popolazione del Paese. In numeri, gli stranieri sono quasi quattro milioni. Di questi il 19,4 per cento, quasi uno su cinque, è irregolare.
Secondo i dati Ismu del 2006, sono tre milioni e dodicimila gli immigrati regolari: 1,2 milioni in più rispetto a tre anni fa. Di questi, nove su dieci - cioè due milioni 671 mila - hanno la residenza in Italia. Anche gli irregolari sono in aumento: il primo luglio erano 760 mila, vale a dire il 3,3 per cento in più rispetto ai 541 mila dell'anno precedente. E uno su cinque è minorenne. Quanto al titolo di studio, il 40 per cento degli immigrati che arrivano in Italia ha un diploma e il 14,5% la laurea.
Minorenni e donne. Il fenomeno immigrazione, oltre ad aumentare, sta anche cambiando volto: non sono più solo gli adulti a lasciare il proprio Paese inseguendo la speranza, spesso delusa, di trovare una vita migliore in Italia. Il numero dei minorenni immigrati è raddoppiato negli ultimi cinque anni ed oggi rappresenta ben il 21,9 per cento dell'intera popolazione straniera. Di questi, molti sono nati qui, altri sono emigrati con le famiglie per sfuggire alla povertà o alla guerra. E l'Ismu prevede anche un cambiamento della distribuzione per sesso a favore delle donne: oggi ci sono 112 maschi immigrati ogni 100 donne. Tra dieci anni i maschi potrebbero ridursi a 107-108 ogni 100 donne.
Lavoro. Nel secondo trimestre del 2006, l'Istat conta 1 milione 375mila immigrati impiegati, di cui 834 mila uomini e 541 mila donne. Il tasso di occupazione varia dall'84,2 per cento dei maschi al 51,2 per cento delle femmine. Gli immigrati hanno trovato lavoro per lo più al Nord (65 per cento). Più della metà sono impiegati nel settore dei servizi. Il resto si divide tra l'industria (27 per cento) e l'edilizia (il 28%), mentre l'agricoltura sembra occupare solo una minima parte. La disoccupazione colpisce soprattutto immigrati irregolari (24.9 per cento) e clandestini (19.7%). Le assunzioni a tempo indeterminato sono pari all'85 per cento del totale, mentre 334 mila sono registrati come imprenditori stranieri.
Casa. Aumentano gli immigrati che acquistano immobili. A metà 2005 il 10,9 per cento dichiarava di essere proprietario di una casa mentre il 18 per cento diceva di volerla acquistare nell'immediato futuro. Questo, secondo il Rapporto, è "merito soprattutto della maggior fiducia nei confronti degli immigrati acquisita da parte di banche e agenzie immobiliari, che non di rado, hanno ideato pacchetti 'ad hoc' per le diverse nazionalità".
Scuola. Nell'anno scolastico 2005/2006 nelle scuole italiane, sia statali che non statali, si sono iscritti 424mila 683 studenti, cioè il 4,8 per cento del totale, mentre nel 2000 erano il 2 per cento. Rispetto all'anno scolastico 1995- '96, la crescita degli studenti immigrati è di otto volte e mezzo. I numeri più alti si riscontrano nella scuola d'infanzia, dove raggiungono il 5 per cento e in quella primaria (6 per cento). Ma anche nelle scuole secondarie di primo grado sono aumentati i ragazzi stranieri: nell'anno 2005-'06 hanno raggiunto il 4.8 per cento. L'indagine sottolinea anche un forte ritardo scolastico rispetto all'età, che riguarda il dieci per cento degli allievi.
Criminalità. Il 31 luglio 2006 nelle carceri italiane gli stranieri erano il 33 per cento del totale: 20.088 su una popolazione carceraria di 60.710 persone. In particolare, si tratta di marocchini, albanesi, tunisini, rumeni e algerini. Una percentuale rimasta invariata anche dopo l'indulto, dato che la popolazione immigrata ne ha beneficiato in misura sostanzialmente proporzionale agli italiani. Ad agosto sono state scarcerate 16mila 568 persone ed a metà novembre la cifra è salita a 17mila 455.
Previsioni. La Fondazione Ismu prospetta un'impennata di immigrazione anche nei prossimi dieci anni. Nel 2016, il numero degli stranieri in Italia potrebbe infatti oscillare da un minimo di 5 milioni e mezzo a un massimo di circa sette milioni. Il drastico aumento, secondo il Rapporto, potrebbe essere legato alle nascite destinate a raddoppiare o anche a triplicare. Fenomeno che comporterebbe una modifica sostanziale nella composizione della popolazione immigrata: i minori potrebbero oscillare tra un minimo di 1,395 milioni e un massimo di 1,720 milioni. E la percentuale degli over 45 passerebbe così dall'attuale 14,3 per cento al 23-25 per cento. Sul mercato del lavoro le ripercussioni sarebbero forti perché si ridurrebbe fino a dieci punti percentuali il peso della componente più produttiva: la fascia degli extracomunitari con un'età compresa tra i 25 e i 44 anni.