ROMA - Addio Bossi-Fini, arriva la Amato-Ferrero. Urne aperte agli immigrati: potranno votare alle elezioni amministrative. Liste di collocamento all'estero e ingressi con lo sponsor. Flussi triennali e porte aperte a colf e badanti. Rimpatri volontari e riduzione del numero di Cpt. La nuova legge delega è pronta, per "promuovere l'immigrazione regolare, favorendo l'incontro tra domanda e offerta di lavoro di cittadini stranieri". Il testo - un solo lungo articolo, concordato tra i ministri dell'Interno e della Solidarietà sociale - dovrebbe approdare al Consiglio dei ministri della prossima settimana. Ne circola una versione definitiva. L'obiettivo chiave della legge è quello di potenziare i canali d'ingresso legale degli immigrati in Italia, quale antidoto alla clandestinità.
Per far questo, la nuova legge ridisegna il meccanismo dei flussi d'ingresso: programmazione triennale delle quote, con possibilità di un loro adeguamento annuale per far fronte "alle nuove esigenze del mercato del lavoro". Procedure, dunque, più flessibili, per rispondere alla crescita della domanda interna di lavoratori immigrati. E ancora: "La quota stabilita per lavoro subordinato domestico e d'assistenza alla persona potrà esser superata in presenza di un numero di richieste di nulla osta eccedenti la quota". Insomma, per colf e badanti salterà il "numero chiuso" fissato anno per anno. Via libera, poi, agli ingressi fuori quota anche di manager, professori universitari, artisti e lavoratori specializzati.
Torna lo sponsor, introdotto dalla vecchia Turco-Napolitano (e poi cancellato dalla Bossi-Fini). Ampliato, però. Sponsor istituzionale: enti locali, sindacati o associazioni imprenditoriali, che garantiscono economicamente per lo straniero che chiamano in Italia. Sponsor privato: un singolo cittadino, "in possesso di un reddito adeguato a prestare idonea garanzia patrimoniale" per l'extracomunitario. Auto-sponsor: lo stesso immigrato che garantisce per se stesso, purché "in possesso di risorse finanziarie adeguate al periodo di permanenza sul territorio nazionale".
Nascono le liste di collocamento all'estero, alle quali potranno iscriversi gli aspiranti immigrati in Italia. Le liste, affidate a consolati e organizzazioni internazionali convenzionate con lo Stato italiano, terranno conto della "conoscenza della lingua italiana, dei titoli e della qualifica professionale" del migrante. Viene riconosciuto "l'elettorato attivo e passivo per le elezioni amministrative a favore dei soggiornanti di lungo periodo". Diritto di voto, dunque, agli immigrati con carta di soggiorno, residenti in Italia da almeno cinque anni, come vuole la Convenzione di Strasburgo del '92. Grande attenzione ai minori stranieri non accompagnati (sul caso ha lavorato a lungo il sottosegretario Marcella Lucidi), anche con l'apertura di un apposito Fondo nazionale di accoglienza e tutela. Estesa ad un anno la durata dei permessi di soggiorno "per attesa occupazione", nel caso in cui lo straniero perda il lavoro. Accesso ai pubblici concorsi: per l'accesso al lavoro nella pubblica amministrazione il "lavoratore straniero soggiornante di lungo periodo" viene parificato ai "cittadini Ue".