Non capiva decreto espulsione: assolto
Un giovane marocchino, arrestato perché trovato senza permesso di soggiorno ed espulso, è stato assolto e rimesso in libertà perché non sapeva leggere il decreto d'espulsione. E' accaduto in provincia di Genova. L'uomo, sbarcato alcuni mesi fa a Lampedusa, aveva ricevuto e firmato l'atto con cui doveva lasciare il paese (scritto in italiano, inglese e francese). Ma il documento per il giovane era incomprensibile e quindi il ventiseienne è rimasto in Italia, non sapendo di dover lasciare il paese
GENOVA - Arrestato perché trovato senza permesso di soggiorno e con un decreto di espulsione scritto in tre lingue è stato assolto dal tribunale di Chiavari poiché non sarebbe stato messo nella condizione di capire il significato di quanto riportato nel decreto.
Protagonista un giovane di origine marocchina (B.Z.) che sbarcato a Lampedusa due mesi fa circa, dopo un soggiorno presso il Centro di Crotone, aveva ricevuto e firmato l'atto con il quale doveva lasciare il Paese. Ma quel documento, scritto in tre lingue (italiano, inglese e francese) per il ventiseienne marocchino era incomprensibile, così che è rimasto in Italia all'oscuro di quanto la legge gli imponeva, fino a quando è stato arrestato dai carabinieri di Sestri Levante, appunto per la legge sull'immigrazione Bossi-Fini.
Il giovane, alla presenza di un traduttore, ha spiegato al giudice quanto avvenuto e, nonostante la richiesta di condanna a cinque mesi e dieci giorni, è stato assolto con la formula "perchè il fatto non sussiste", in pratica la vecchia insufficienza di prove. L'extracomunitario (difeso dall'avvocato Matteo Groppo) è tornato libero.
(AGI)