Un immigrato su 5 vive in Lombardia
I cittadini stranieri che vivono in Lombardia sono 860mila, ma la loro crescita è rallentata. L'anno scorso le presenze (fra regolari e irregolari) sono aumentate dell'8,3% rispetto al 2005. E' l'incremento più basso dal 2001. Lo rivela il VI Rapporto dell'Osservatorio regionale per l'integrazione e la multietnicità, "Gli immigrati in Lombardia", realizzato dalla Fondazione Ismu e presentato oggi. Quasi la metà sono donne (46%) e vivono soprattutto nella provincia di Milano (389 mila)
MILANO - La crescita degli immigrati in Lombardia nel 2006 è rallentata: sono 860 mila, l'8,3% in più rispetto al 2005. Si tratta dell'incremento più basso dal 2001. Quasi la metà sono donne (46%) e vivono soprattutto nella provincia di Milano (389 mila). Gli irregolari sono il 18%. Elevato il livello di istruzione: il 15,5% è laureato, mentre il 41,8% ha un diplomato di scuola superiore. Quasi la metà sono cristiani. Questo il quadro che emerge dal VI Rapporto dell'Osservatorio regionale per l'integrazione e la multietnicità, "Gli immigrati in Lombardia", realizzato dalla Fondazione Ismu (Iniziative e studi sulla multietnicità) e presentato oggi in Regione. Gli stranieri rappresentano il 9% di tutta la popolazione in Lombardia, che si conferma così la regione italiana con il più alto numero di immigrati (ne ospita un quarto del totale dei presenti in Italia).
Gli immigrati nelle singole province. E' la provincia di Milano a ospitare il maggior numero di immigrati: sono 389 mila, di cui 198 mila solo nel capoluogo, che ha registrato un incremento del 7,9% rispetto al 2005. La provincia "più vivace" è però Lodi, dove gli immigrati sono aumentati del 25,2% giungendo a quota 18.900. Per quanto riguarda le altre provincia, a Brescia sono 139.200, a Bergamo 92.400, a Varese 49.800, a Mantova 39.400, a Pavia 38.100, a Como 35.200, a Cremona 30.100, a Lecco 21.500 e a Sondrio 6.500.
La provenienza. I più numerosi sono gli immigrati che provengono dai paesi dell'Est Europa: sono circa 270 mila, 23 mila in più rispetto al 2005. Al secondo posto gli asiatici (200 mila), seguiti da nord-africani (190 mila) e latinoamericani (130 mila).
Gli irregolari. Secondo il Rapporto Ismu, in Lombardia gli stranieri sprovvisti di documenti sono 151.800, il 18% della popolazione immigrata, 35.900 in più rispetto al 2005. La maggior parte è composta da europei dell'Est (circa il 20%), seguiti da nord-africani (16%) e asiatici (15%). Gli irregolari si concentrano nella provincia di Milano che ne conta 87.600 mila (circa 20 mila in più rispetto al 2005), il 40% è concentrato nella città capoluogo.
L'istruzione. La maggior parte degli immigrati in Lombardia ha un buon livello di istruzione: il 15,5% è laureato, il 41,8% ha un diploma di la scuola secondaria superiore. Il 33,2% ha terminato le scuole dell'obbligo, solo il 9,4% non è in possesso di alcun titolo di studio. Crescono inoltre gli alunni stranieri nelle scuole lombarde: nell'anno accademico 2005/2006 erano 104.371, pari all'8,1% di tutti gli studenti (la media nazionale è del 4,8%; ndr), con un incremento rispetto all'anno precedente del 18%. L'aumento ha riguardato soprattutto le scuole superiori, dove si è registrata una crescita del 46%. La maggior parte degli alunni stranieri ha scelto istituti tecnico- professionali: oltre 15mila su un totale di 18.289 (circa l'80%). Gli indirizzi liceali e quelli artistici raccolgono insieme il 16,1% degli stranieri: nei licei scientifici è iscritto meno del 10%, in quelli pedagogici circa il 4%.
Lavoro. Gli immigrati in età lavorativa occupati regolarmente sono il 59,1%, di cui il 41,7% è assunto a tempo indeterminato (il 47,9% degli uomini e il 31,4% delle donne). Si trovano buoni posti di lavoro soprattutto a Lecco e Varese, dove la quota di occupati regolari sfiora il 70%. I lavoratori irregolari in Lombardia sono il 19,3% (il 16,4% degli uomini e il 24,1% delle donne). I disoccupati sono il 7,3% (il 6,5% tra gli uomini e l'8,5% delle donne). Le donne guadagnano in media meno degli uomini: 866 euro al mese contro 1.199.
Casa. Nel 2006 il 18,7% degli stranieri in Lombardia risulta proprietario di un'abitazione. Nel 2005 erano il 14,7%. Aumentano anche gli immigrati in affitto, da soli o con familiari: nel 2006 sono il 50,1%, mentre l'anno precedente erano il 49,2%. Pochi quelli che vivono in strutture di accoglienza: solo lo 0,8%.
Religione. Il 46,7% degli immigrati in Lombardia è cristiano. Tra questi il 28,4% è cattolico e il 12,8% di confessione ortodossa. I musulmani sono il 40,7%.
Livello di integrazione. Viene misurato dai ricercatori dell'Ismu con "l'integrometro", uno strumento di indagine che si basa su 11 variabili, fra le quali regolarità, stabilità residenziale, lavoro, abitazione adeguata, conoscenza della lingua italiana e conoscenza degli avvenimenti italiani. "Il complesso degli intervistati ha avuto un indice di 0,47: a metà strada tra il minimo e il massimo - si legge nel Rapporto -. L'indagine ha constatato che le condizioni degli immigrati vanno migliorando con l'aumentare del tempo trascorso in Italia. Le donne, però, hanno sempre punteggi superiori".
(Fonte: redattore sociale)