"Voler abrogare questa legge perché esistono i torturatori è al pari del voler abrogare il reato di omicidio perché esistano gli omicidi, il furto perché esistono i ladri". A dirlo è Patrizio Gonnella, presidente di Antigone, in merito alla proposta di legge avanzata alla Camera dei Deputati da Fratelli d'Italia, il partito della Premier Giorgia Meloni, che mira ad abrogare la legge che punisce la tortura.
"Dopo la sua introduzione nel codice penale italiano risalente al 2017, quasi trent'anni dopo che l'Italia aveva ratificato la convenzione delle Nazioni Unite, questa legge è stata utilizzata dai magistrati per perseguire le condotte violente che avvengono ai danni di persone sottoposte alla custodia dello Stato. Tutti - ricorda Gonnella - abbiamo ancora davanti agli occhi le immagini di Santa Maria Capua Vetere, definita una mattanza dagli inquirenti, o di San Gimignano (per le quali diversi agenti e 1 medico sono stati condannati). Non avere questa legge significa garantire impunità a queste persone. Oltre 200 sono quelle attualmente indagate, imputate o già condannate per fatti che riguardano torture avvenute nelle carceri italiane".
"La tortura - prosegue il presidente di Antigone - è un crimine contro l'umanità, uno dei crimini per cui anche la Corte Penale Internazionale può perseguire dittatori e criminali. Voler abrogare la legge, cosa che finora non ha fatto nessun paese al mondo, è un affronto alla legalità, all'intelligenza, alla sicurezza delle persone ed è un'offesa anche per quella grandissima parte delle persone che lavorano nelle forze dell'ordine e sono rispettose dei diritti. Va infine ricordato che proprio per l'assenza di questa legge e quindi per l'impunità garantita ai torturatori, l'Italia fu condannata dalla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo per le torture avvenute nel carceri di Asti, nella caserma di Bolzaneto e nella scuola Diaz".
"Chiediamo alla Presidente del Consiglio Meloni - conclude Gonnella - di dire come la pensa su questo tema e se per lei sia meglio abolire la tortura come reato o fare in modo che si aboliscano le torture come prassi".