Free cookie consent management tool by TermsFeed Policy Generator Cittadinanza italiana per discendenza diretta, meltingpot.org, 19/02/07
Trasforma il tuo 5x1000 in uno strumento di tutela dei diritti umani
Leggi il nostro rapporto
Scarica la nostra guida
Leggi il nostro rapporto

Cittadinanza italiana per discendenza diretta, meltingpot.org, 19/02/07

Cittadinanza italiana per discendenza diretta

I problemi legati alla nuova procedura per richiesta dei permessi di soggiorno

Riceviamo e pubblichiamo l’articolo a cura della Dott.ssa Flavia Di Pilla di Siena

Alla C.A. Redazione Progetto Melting Pot

In seguito ai cambiamenti introdotti dalla nuova procedura per la richiesta dei permessi di soggiorno in Italia (circolare del Ministero dell’Interno del 7 dicembre 2006) ad oggi, ci stiamo confrontando con una serie di difficoltà inerenti la procedura di riconoscimento della cittadinanza italiana per discendenza diretta.

Tale cambiamento ha lasciato senza una soluzione iniziale la questione di coloro che venivano a risiedere in Italia per farsi riconoscere la cittadinanza iuris sanguinis (per discendenza diretta). In tal senso si è provato a fare richiesta del permesso turistico, ma ad oggi, nessuno è mai stato convocato per via dei lunghi tempi di attesa richiesti dalla nuova procedura. Inoltre, con decreto legge del 15 febbraio 2007, n. 10, pubblicato in Gazzetta Ufficiale (GU n. 38 del 15-2-2007), il Ministero ha abolito completamente il permesso di soggiorno per motivi di turismo, sostituendolo ad una semplice dichiarazione alla frontiera.

Si rende necessario fare una precisazione: a differenza della cittadinanza per riacquisto o per naturalizzazione, la cittadinanza juris sanguinis segue delle regole particolari. Questo perché di fatto, i cittadini in possesso della documentazione che attesti la discendenza italiana e la mancata interruzione del passaggio della stessa sono sempre stati cittadini italiani. Tali cittadini hanno però da adempiere a delle formalità presso il Comune di residenza per vedersi riconosciuto il diritto di cittadinanza. Inoltre a differenza degli altri modi di acquisto della cittadinanza, quella per discendenza è un diritto che non può essere negato a meno che ci sia stata una interruzione per rinuncia o per naturalizzazione dell’ascendente. Per l’appunto, al fine di facilitare il riconoscimento della cittadinanza italiana ai discendenti è stata emanata una circolare che regolamenta tale riconoscimento (circolare del Ministero dell’Interno K28 del 2002), imponendo ai Comuni l’iscrizione all’anagrafe degli interessati semprechè siano in possesso di un regolare permesso di soggiorno. Tali persone entrano in Italia come cittadini stranieri, la maggior parte con documentazione di cittadinanza portata personalmente. E’ il fenomeno dei nuovi arrivi, dovuti non solo alla situazione argentina e brasiliana, ma anche ai tempi lunghi dei Consolati, con lunghe attese (si parla di una fila di 50000 persone interessate solo nel Consolato italiano di Sao Paulo).

E qui ci sono due ordini di problemi: il primo, avere un permesso di soggiorno valido per l’iscrizione anagrafica perché solo se si è residenti in Italia i Comuni sono competenti per ricevere tale documentazione di cittadinanza (la normativa stabilisce che l’istanza di riconoscimento deve essere presentata presso il Consolato italiano del luogo di residenza, ovvero, nel caso di residenza in Italia, presso il competente comune italiano). Il secondo, avere la documentazione in regola. Il problema si pone piuttosto quando occorre presentare la documentazione di stato civile straniera (nascita e matrimonio dell’ascendente fino al richiedente), che deve essere legalizzata dalle autorità locali e munita di legalizzazione da parte dei Consolati italiani all’estero; occorre inoltre dimostrare la non naturalizzazione straniera dell’ascendente italiano partito dall’Italia e la non rinuncia alla cittadinanza, tratta dai registri consolari e attestata dal Consolato italiano.

Infine, non bisogna confondere il riconoscimento della cittadinanza iuris sanguinis con il riacquisto della cittadinanza (valido solo per l’ex italiano, che avendo perduto la cittadinanza italiana intende riacquistarla dopo un anno di residenza legale in Italia). Tale persona deve seguire lo stesso percorso di richiesta di permesso di soggiorno e di iscrizione anagrafica. Dopo un anno di residenza in Italia riacquisterà automaticamente la cittadinanza italiana.

Per la precisione, ed a dimostrazione del vuoto normativo nel quale ci troviamo, nei moduli delle poste, sotto la dicitura “RILASCIO DI PDS PER RIACQUISTO CITTADINANZA ITALIANA” vengono citate due leggi (91/92 e art. 11 DPR 394/99 e successive modifiche) che riguardano tutti i casi di acquisto della cittadinanza, e che richiedono come documentazione essenziale per il rilascio del PDS "la copia della documentazione attestante l’avvio del procedimento di riconoscimento o di acquisto di cittadinanza" e riguardano gli stranieri già in possesso di un PDS per altri motivi.

Infatti, la legge che regolamenta il riconoscimento della cittadinanza italiana juris sanguinis risale al 1912 (artt. 1 e 7 della Legge 13 giugno 1912, n. 555. Il testo fondamentale è la legge 5 febbraio 1992, n.91 . Il quadro normativo sulla cittadinanza è completato dai due regolamenti di esecuzione della legge, che stabiliscono le norme attuative dei suoi principi generali: i Decreti del Presidente della Repubblica 12 ottobre 1993, n.572 e 18 aprile 1994, n. 362), ed ha come requisito essenziale per la domanda l’essere iscritti all’anagrafe del Comune di residenza (vedi circolare K28 in allegato + nota). Come noto, l’anagrafe può iscrivere soltanto gli stranieri in possesso di un regolare permesso di soggiorno (circolare MIDCSD n.28 del 2002 e circolare K28 del 1991).

E qui subentra il paradosso: se è vero come è vero che il permesso contemplato dalla circolare richiede come documento da allegarsi il certificato di avvio della domanda di cittadinanza, gli interessati nella cittadinanza juris sanguinis non possono fare tale richiesta di PDS poiché devono essere iscritti all’anagrafe con regolare PDS prima di inoltrare domanda al Comune. Pertanto, ad oggi siamo di fronte ad un “vuoto normativo”. Tale vuoto normativo potrebbe essere colmato dai Comuni i quali (in assenza di un permesso di soggiorno per turismo), potrebbero iscrivere all’anagrafe detti cittadini (con riserva, nella popolazione temporanea), avviando il procedimento di riconoscimento della cittadinanza e nel contempo, dando l’opportunità agli interessati di fare domanda di PDS in attesa di cittadinanza. Ma non essendo supportati nè da una legge nè da una circolare Ministeriale in tal senso, non possono iscrivere questi cittadini all’anagrafe, impedendo di fatto l’acquisto del diritto in oggetto.

Nell’interesse di coloro che ad oggi sono vittime di questo paradosso, mi chiedevo se il Vostro progetto possa avere interesse di pubblicare queste osservazioni al fine di sensibilizzare le istituzioni a tal proposito.

  • 1
  • 2
  • 3
Prev Next

Carceri. Antigone: "bene richiesta seduta straordinaria…

Carceri. Antigone: "bene richiesta seduta straordinaria alla Camera. Il carcere torni al centro del dibattito pubblico e politico"

"È assolutamente necessario che si discuta ai più alti livelli e in Parlamento di quanto sta accadendo nelle carceri e si prendano decisioni che portino il sistema nella legalità. Siamo...

Il calendario dei colloqui di selezione per il Servizio Civi…

Il calendario dei colloqui di selezione per il Servizio Civile Universale

È online il calendario dei colloqui di selezione per il progetto bando SCU 2024 “La tutela dei diritti delle persone private della libertà 2025”.  I colloqui di selezione si terranno i...

Arriva a Bari il progetto “Nessuno escluso”

Arriva a Bari il progetto “Nessuno escluso”

Arriva a Bari il progetto “Nessuno escluso”,  programma nazionale per sensibilizzare la comunità penitenziaria  sulla cultura giuridica e costituzionale, a cura di Ministero della Giustizia - Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria,  Giuffrè...

Emergenza morti e suicidi nelle carceri in regione: la visit…

Emergenza morti e suicidi nelle carceri in regione: la visita di Antigone Emilia-Romagna nel carcere di Modena e il degrado delle condizioni di detenzione

10-01-2025 - Non poteva iniziare peggio il 2025, con 5 decessi nelle carceri della regione.      I fatti sono ormai noti: il 7 gennaio 2025 si è verificato nell’istituto di...

Il 13 e 14 febbraio, a Roma, un convegno per i 50 anni dell…

Il 13 e 14 febbraio, a Roma, un convegno per i 50 anni dell'ordinamento penitenziario 

Due giorni di riflessioni culturali, giuridiche, politiche e sociali sul carcere. A 50 anni dall'approvazione della legge penitenziaria in vigore, questo evento rappresenta un'occasione per fare il punto su un...

Perché l'ipotesi di trasformare i centri per migranti in car…

Perché l'ipotesi di trasformare i centri per migranti in carceri sarebbe problematica?

Davanti alla difficoltà di implementazione del Protocollo Italia-Albania (con il quale si prevede che i migranti soccorsi dalle autorità italiane in mare vengano trasferiti in Albania per l'identificazione e la valutazione...

Carceri. Antigone in riferimento alle parole della President…

Carceri. Antigone in riferimento alle parole della Presidente Meloni: "l'edilizia penitenziaria non può essere la soluzione. La Presidente visiti un carcere con noi"

"Se anche nei prossimi 3 anni il governo riuscisse a dotare la capienza delle carceri di 7.000 nuovi posti, come dichiarato dalla Presidente Meloni, avremo comunque, ad oggi, almeno altre...

Aperto il bando per il Servizio Civile Universale

Aperto il bando per il Servizio Civile Universale

È ufficialmente aperto il bando Servizio Civile Universale per la selezione di operatori volontari! Scopri il nostro progetto “La tutela dei diritti delle persone private della libertà 2025”, che vede la...

Antigone: "governo e parlamento ascoltino appello del P…

Antigone: "governo e parlamento ascoltino appello del Papa, lavorino per ridare speranza alle persone in carcere"

Il 23 dicembre è morta l'ultima persona in carcere, la 244esima di questo drammatico 2024 (di cui 88 morte suicide). La morte è avvenuta nel carcere di Sollicciano, uno di...

Carceri. Antigone: "Un report sul 2024. Ci auguriamo ch…

Carceri. Antigone: "Un report sul 2024. Ci auguriamo che Papa Francesco porti luce sulla condizione delle carceri in un momento drammatico come quello che stiamo vivendo".

"Il 2024 delle carceri ci sta lasciando drammatici record, quello dei suicidi, quello delle morti in carcere, e una crescita della popolazione detenuta così sostenuta da provocare, già oggi, una...

DDL Sicurezza. Antigone: "dinanzi all'intervento del Co…

DDL Sicurezza. Antigone: "dinanzi all'intervento del Consiglio D'Europa si fermi l'approvazione del disegno di legge"

"Dopo l'Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE), che già nei mesi scorsi aveva espresso grandi critiche per i contenuti del DDL Sicurezza, stavolta è il Commissario...

La tortura che non dà respiro

La tortura che non dà respiro

Violenze fisiche, forme di scherno e umiliazione nei confronti di persone con disturbi psichici, secchiate di acqua e urina lanciate nelle celle anche in piena notte, frasi offensive condite da...

Torture nel carcere di Trapani. Antigone: "auspichiamo …

Torture nel carcere di Trapani. Antigone: "auspichiamo piena chiarezza. Il reato di tortura ha rotto il muro di omertà"

"Quanto emerso in queste ore relativamente a quello che è accaduto nel carcere di Trapani, dove 46 persone sono indagate per vari reati, tra cui quello di tortura, segnala ancora...

Carceri, la disobbedienza di chi non respira più

Carceri, la disobbedienza di chi non respira più

di Patrizio Gonnella su il manifesto del 16 novembre 2024 “Far sapere ai cittadini chi sta dietro questo vetro oscurato, come noi non lasciamo respirare chi sta dietro questo vetro oscurato”...

Un e-book sul ddl sicurezza

Un e-book sul ddl sicurezza

Il disegno di legge sicurezza rappresenta il più grande attacco alla libertà di protesta della storia repubblicana. Così lo abbiamo definito, guardando alle norme che introduce e ai comportamenti che...

Carceri. Antigone: "i detenuti sono oltre 62.000. Era d…

Carceri. Antigone: "i detenuti sono oltre 62.000. Era dai tempi della condanna europea che non erano così alti"

"Il numero delle persone detenute nelle carceri italiane ha superato le 62.000 unità. Era dal 2013, cioè dall'anno della Sentenza Torreggiani con cui la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo aveva...

Carceri. Antigone: "Il Ministro Nordio parla di lavoro …

Carceri. Antigone: "Il Ministro Nordio parla di lavoro come parte fondamentale del reinserimento, ma poi taglia i fondi"

COMUNICATO STAMPA "Dal suo insediamento il Ministro della Giustizia Carlo Nordio ha più volte parlato dell'importanza del lavoro in carcere per il reinserimento sociale delle persone detenute e per abbattere il...

Carceri. Antigone: "Dal decreto Caivano il sistema dell…

Carceri. Antigone: "Dal decreto Caivano il sistema della giustizia minorile è in crisi"

"Un anno fa il governo approvò il decreto Caivano e, a 365 giorni di distanza, si possono vedere tutti i risultati negativi di un provvedimento che - e lo avevamo...

Visualizza tutte le news presenti in archivio

Iscriviti alla newsletter
Acconsento al trattamento dei miei dati personali

Rapporto Antigone

Rapporto Annuale

Dona il 5x1000
AntigoneCinquePerMille

Sostieni Antigone
con una donazione