Associazione Antigone è stata selezionata per partecipare al Programma Formula di Intesa Sanpaolo in collaborazione con Cesvi Fondazione.
Grazie al supporto di Intesa Sanpaolo e alle donazioni di tutti coloro che vorranno aiutarci, potremo realizzare “Squadra Dentro: sport e carcere”, un progetto che vuole dar vita ad una squadra di calcio nell’istituto penale minorile di Casal del Marmo a Roma, rafforzando, attraverso i valori dello sport, il senso di solidarietà e il rispetto delle regole.
Anche tu puoi contribuire donando su For Funding, la piattaforma di Intesa Sanpaolo per la raccolta fondi in favore di progetti solidali.
Scopri di più: https://www.forfunding.intesasanpaolo.com/DonationPlatform-ISP/nav/network/formula
No a un ddl che minaccia il nostro Stato di Diritto e che se diventasselegge incarcererebbe anche Gandhi
Antigone e ASGI: Non è sicurezza ma disumanità, documento inemendabile. L’Italia rischia di rompere con una tradizione giuridica liberale e solidale.
È con misure di welfare comunale e di dialogo sociale, non criminalizzando le persone che un Governo dovrebbe agire di fronte a comportamenti che affondano le proprie radici nella disuguaglianza sociale ed economica.
È questo in sintesi il giudizio delle associazioni Antigone e di Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione (ASGI) sul Disegno di legge n. 1660/C recante "Disposizioni in materia di sicurezza pubblica, di tutela del personale in servizio, nonché di vittime dell’usura e di ordinamento penitenziario” presentato oggi durante l’audizione alla Camera dei Deputati del presidente di Antigone, Patrizio Gonnella.
Il testo in discussione in parlamento presenta un evidente contrasto con troppi principi costituzionali che reggono il nostro ordinamento giuridico,in particolare nel campo del diritto penale, del diritto dell’immigrazione e del diritto penitenziario.
Al 30 aprile 2024 erano 571 i ragazzi e le ragazze recluse negli Istituti Penali per Minorenni (IPM) italiani. Ad oggi sono 7 (Bologna, Firenze, Milano, Potenza, Pontremoli, Torino, Treviso) su 17 gli IPM che vedono un numero di presenze superiore ai posti disponibili. Nei primi quattro mesi del 2024 c'è stata una crescita di 76 unità per un tasso di oltre il 15%.
Dal 1998 (primo dato storico registrato da Antigone) ad oggi non si erano mai registrati numeri così alti. E sarebbero potuti essere anche più alti senza la disposizione, fortemente negativa, che dà potere ai direttori di inviare i giovani adulti (ragazzi fino a 25 anni che hanno commesso un reato da minorenni) nelle carceri per adulti, interrompendo così relazioni educative importanti. In linea con le aspettative più negative scaturite dall'approvazione del decreto Caivano e da un cambio di paradigma nella giustizia minorile, con un approccio maggiormente punitivo, il sovraffollamento sta iniziando ad arrivare anche negli IPM. Il modello della giustizia minorile in Italia, fin dal 1988, data in cui entrò in vigore un procedimento penale specifico per i minorenni, aveva sempre messo al centro il recupero dei ragazzi, in un'età cruciale per il loro sviluppo, nella quale educare è preferibile al punire, garantendo tassi di detenzione sempre molto bassi. Quello che registriamo e che avevamo denunciato, sia durante le audizioni parlamentari svolte nel merito del decreto Caivano, sia nel presentare il nostro 7° rapporto sulla giustizia minorile ("Prospettive minori") lo scorso mese di febbraio, è invece come si sia intrapresa una strada che cancella questi 35 anni di lavoro con la prospettiva drammatica e attuale di perdere ragazzi e ragazze per strada".
Queste le dichiarazioni di Susanna Marietti, coordinatrice nazionale e responsabile dell'osservatorio minori di Antigone.
In Italia poca attenzione è stata fino ad oggi dedicata ai programmi che abbiano ad oggetto il reinserimento della persona che esce dal carcere, al di là del genere di appartenenza.
Il momento dell'uscita dal carcere è a volte problematico, soprattutto per chi non ha una rete famigliare fuori ad attenderlo. Per questo, nel tempo, abbiamo pubblicato diverse guide per prepararsi al momento del rilascio e avere informazioni su servizi che possano supportare la persona detenuta nel passaggio da dentro a fuori.
Nel caso delle donne, l'uscita dal carcere presenta problematiche in alcuni versi simili e in altre inedite. Per questo la sede di Antigone Emilia-Romagna ha realizzata la guida "Donne dentro e oltre la pena", con e per le donne detenute nel carcere di Bologna.
La guida, che contiene alcune riflessioni sulla detenzione al femminile e poi una serie di servizi e contatti utili, è fruibile e scaricabile sia in italiano che in inglese.
Gentili candidate e candidati,
come già accadde in occasione della scorsa edizione, anche quest'anno abbiamo sentito da parte vostra un grande entusiasmo e tanta competenza riguardo i temi che ci coinvolgono. Vi ringraziamo di cuore per l'interesse dimostrato nei confronti della nostra associazione. Avremmo voluto avervi tutte e tutti con noi, ma ovviamente non è possibile.
Come è giusto che sia, ci siamo affidati alle valutazioni obbligate dal bando di concorso.
Chi non è risultato selezionato, è caldamente invitato a restare in contatto con noi.
Se Antigone potrà esservi utile per motivi di studio, di ricerca o di qualsiasi altra cosa, siamo a disposizione. Continuare a portare avanti uno sguardo consapevole e critico sul carcere e sulla penalità è fondamentale per una società aperta e democratica.
Qui trovate la graduatoria. Diamo dunque il benvenuto a chi si unirà ad Antigone per il servizio civile.