Con le parole pronunciate oggi di fronte all'Associazione Internazionale di Diritto Penale, Papa Francesco ha dimostrato qualcosa di più di una generica attitudine cristiana verso la vita. Nel pronunciarsi contro ogni forma di pena di morte incluso l'ergastolo, ha parlato di pene che devono rispettare la dignità umana e non essere forme di tortura, ha parlato di una giustizia selettiva che è forte con i deboli e debole con i forti, ha parlato di un sistema penale troppo invasivo e dell'assurdità del fatto che il carcere sia la sola pena prevista. Tutte cose che noi andiamo dicendo da sempre.
Un passo avanti verso l’abolizione dei Centri di Identificazione e di Espulsione è stato fatto ieri quando la Camera dei Deputati ha approvato in via definitiva la Legge Europea 2013-bis, all’interno della quale sono inserite nuove norme relative ai tempi di permanenza nei Centri.
La nuova norma prevede infatti che il migrante da identificare possa essere tenuto all’interno del Centro per un periodo di complessivi 30 giorni.
Sono state depositate le motivazioni della sentenza della Corte di Cassazione dello scorso 29 maggio in merito alle pene illegittime derivate dall'abrogazione da parte della Consulta della Legge Fini-Giovanardi. Ora è urgente procedere con rapidità alle scarcerazioni di chi è ancora illegittimamente detenuto.
Di seguito l'editoriale di Patrizio Gonnella uscito su il manifesto di oggi
Le carceri non devono essere dirette dalla Polizia e non devono finire sotto il controllo del Ministero degli Interni. Finanche chi ha privatizzato parte del sistema delle prigioni, come gli Usa o il Regno Unito, ha riservato le competenze al Ministero della Giustizia. Tra i suggerimenti che le organizzazioni internazionali danno alle nuove democrazie vi è quello di togliere le prigioni dal controllo dei ministeri di Polizia. Mario Gozzini, a cui si deve la grande riforma carceraria del 1986, scriveva di direttori penitenziari straordinari, motivati, democratici che si sentivano in perfetta sintonia con il dettato costituzionale, il quale prevede, va sempre ricordato, che la pena non deve consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e deve tendere alla rieducazione del condannato. Gozzini raccontava anche di come accadesse spesso che giovani direttori, giunti entusiasti a lavorare in carcere, si fossero poi progressivamente demotivati scegliendo di lavorare altrove. La storia della pena in Italia ha vissuto anche anni bui, tristi.
Nasce la Coalizione Italiana per le Libertà e i Diritti civili. Primo esperimento di contaminazione delle libertà la Cild nasce da un grandissimo numero di organizzazioni della società civile italiana che hanno deciso di dar vita a questa Coalizione, pur nella eterogeneità dei temi trattati e delle proprie storie. Il presidente è Patrizio Gonnella, attuale presidente dell’Associazione Antigone.
Le associazioni che aderiscono sono: A buon diritto, Antigone, Arci, Arcigay, Asgi, Associazione 21 Luglio, Associazione Luca Coscioni, Associazione Nazionale Stampa Interculturale, Associazione Tefa Colombia – Cooperazione Internazionale Modena, Cie Piemonte, Certi Diritti, Cipsi, Cittadinanzattiva, Cittadini del mondo, Cospe, Diritto di sapere, Fondazione Leone Moressa, Forum Droghe, Lasciatecientrare, Lunaria, Movimento Difesa del Cittadino, Naga, Parsec, Progetto Diritti, Società della Ragione, Zabbara.