Una direttiva europea che imponga agli stati membri di adottare i numeri di identificazione per gli agenti delle forze dell'ordine. È questo l'obiettivo di una petizione a livello europeo promossa dall'associazione European Democratic Lawyers e indirizzata al Commissario Europeo, alla Commissione Europea e alla Sottocommissione per i Diritti Umani del Parlamento Europeo.
La campagna ha l'obiettivo di raccogliere il numero più alto possibile di firme in tutti gli stati membri entro febbraio 2015, quando sarà presentata alle autorità europee. In molti paesi membri dell'UE, etichette con i nomi o numeri identificativi non sono inserite nelle uniformi della polizia, così è in Italia, in altri Paesi possono essere nascoste, ad esempio durante le attività di controllo dell'ordine pubblico.
La direttiva consentirebbe di scongiurare la violazione dei diritti fondamentali, garantire i diritti di difesa durante i procedimenti penali, l'indipendenza del potere giudiziario e il suo ruolo di controllo, così come bandire dalla vita di tutti i giorni l'impunità di azioni criminali dei poliziotti e dei loro superiori amministrativi e politici.
“L'Italia su questo terreno è particolarmente indietro e nel corso degli anni tutte le iniziative intraprese per introdurre il codice identificativo sulle divise degli agenti delle forze dell'ordine, così come quelle volte ad introdurre il reato di tortura nel codice penale, si sono arenate per le resistenze dei componenti delle stesse e di molti partiti” dichiara il presidente di Antigone Patrizio Gonnella. “Superare queste resistenze interne nei singoli paesi, tramite una direttiva europea, può essere in tal senso un'occasione per fare un passo avanti verso la tutela dei cittadini e della loro libertà di partecipazione e mobilitazione, così come verso la tutela dei molti agenti delle forze dell'ordine che si comportano con senso del dovere e nel rispetto dei diritti umani”.
La petizione può essere firmata a questo link