Dall'introduzione:
I documenti qui presentati rappresentano il prodotto finale del progetto “Lavoro dentro per essere liberi fuori - una ricerca sul nuovo carcere della Provincia di Bolzano”, finanziato dal Fondo Sociale Europeo (n.fasc.2/011/2013).
Il progetto è stato strutturato in tre fasi le quali insieme concorrono alla definizione di un modello, sia strutturale che organizzativo, per la nuova Casa Circondariale di Bolzano.
Fase n.1
Ricerca sulle “buone prassi” e sul contesto giuridico normativo in tema di reinserimento sociale e sui diritti fondamentali delle persone detenute: Umanizzazione del carcere e della pena.
Fase n.2
Ricerca ed elaborazione di un modello architettonico.
Fase n.3
Ricerca-azione sul mondo del lavoro dell ́Alto Adige.
Le tre fasi di ricerca sono state indirizzate e coordinate da un tavolo di lavoro convocato dalla Caritas Diocesi Bolzano Bressanone che ha coinvolto ricercatori ed esperti impegnati in ambito nazionale sul tema dell’esecuzione delle pene privative della libertà e del reinserimento sociale degli autori di reato, nonché il Provveditorato regionale della Amministrazione penitenziaria per il Triveneto e la Ripartizione Famiglia e Politiche sociali con l’Ufficio Famiglia, donna e gioventù della Provincia Autonoma di Bolzano.
Il progetto mirava a suggerire un modello di esecuzione della pena detentiva che avesse l’ambizione anzitutto di adeguarsi alla normativa nazionale vigente in materia ed al dettato costituzionale, ambizione non da poco se si guarda alle denunce di illegalità, disumanità e inefficacia da tempo mosse al sistema penitenziario nazionale, negli ultimi anni anche dalle più alte cariche istituzionali del paese e dalle più importanti giurisdizioni internazionali.
Il testo completo della ricerca (link) a cui hanno collaborato Claudio Sarzotti e Alessio Scandurra di Antigone