Nei giorni scorsi Antigone Abruzzo ha presentato un'interrogazione diretta al Presidente della Regione e ad alcuni Assessori in merito alla chiusura degli OPG - avvenuta il 31 marzo - e alla Rems di cui la Regione stessa deve dotarsi per ospitare i 13 internati, di cui 5 sono stati già giudicati “dimissibili”, usciti dagli OPG.
La preoccupazione è quella relativa al rischio del commissariamento che corre la Regione se non organizzerà entro 4 mesi l’assistenza alternativa. Fatto che sottolinea quanto debba essere urgente ed efficace la risposta a questa sfida contro il tempo da parte della politica che, può inoltre ben ricavarsi dalla condizione degli internati che non hanno più famiglia e degli stranieri abbandonati. Una risposta da dare anche a fronte dei 4,8 milioni di euro trasferiti dallo Stato a tale scopo.
"Dunque - si legge nell'interrogazione -, Presidenti ed Assessori, Vi domando: quali sono le intenzioni della Giunta regionale? Si vuole abbattere e ricostruire la Rems a Ripa Teatina pur sapendo che sarà pronta solo nel 2018? In questo caso, quali misure provvisorie sono predisposte in alternativa alla soluzione di sistemare gli internati nella Rems di Guardiagrele, ancora bloccata in attesa del pronunciamento del Tar sulla sospensiva, rinviato al 24 maggio 2015? E ancora: si sta valutando seriamente la soluzione proposta dal direttore del Dipartimento di Salute mentale nonché “referente” della transizione dagli OPG alla Rems? Quest’ultimo, infatti, ha individuato un palazzo storico nella frazione del comune di Lucoli (L'Aquila) di Collimento, già ristrutturato e potenzialmente idoneo al funzionamento di una Rems, al costo di circa 800 mila Euro, con un prevedibile risparmio di circa 3,5-4 milioni di Euro spendibili per progetti individualizzati a beneficio di molti pazienti psichiatrici, inclusi quelli provenienti dagli ex OPG".