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Pubblicato Mercoledì, 13 Maggio 2015
"Purtroppo ieri in Senato - dichiara Patrizio Gonnella, presidente di Antigone - il dibattito intorno all'introduzione del delitto di tortura nel codice penale ha segnato la contrarietà dei responsabili delle forze di Polizia. Nei giorni precedenti c'erano stati gli interventi contrari di esponenti del Centrodestra e di Forza Italia.
Dopo la sentenza della Corte di Strasburgo nel caso Diaz il premier Renzi aveva detto che la risposta politica dell'Italia sarebbe stata l'introduzione del delitto di tortura. Ancora una volta invece si assiste a un arretramento nel dibattito.
Con l'introduzione del crimine nel codice non si stigmatizza o mette a rischio il lavoro delle forse dell'ordine. Il reato è una garanzia per tutti quelli che si muovono nel solco della legalità.
Ci appelliamo a tutti i parlamentari - forti anche delle 50.000 firme raccolte finora da una nostra petizione - affinché approvino subito una legge senza la quale saremo condannati all'isolamento dalla comunità internazionale"