Giovedì scorso si è tenuta una visita dei nostri osservatori presso il carcere di Reggio Emilia. Questi i primi esiti, in attesa della scheda competa che sarà pubblicata nei prossimi giorni sul sito dell'osservatorio.
Molto ridotte le presenze rispetto al quadrienno 2010-2014, allo stato presso la Casa circondariale di Reggio Emilia sono recluse 158 persone di cui 6 donne. Forte presenza di stranieri (sono 88, circa il 60%) e per la prima volta dal 2010 sono più i definitivi (98) che in attesa di giudizio. Interessante l'affermazione del Direttore Madonna per cui dovendo rispettare i parametri della Torreggiani non si può più parlare di capienza regolamentare o tollerabile.
Buon livello di manutenzione e buon numero di semiliberi (7) oltre a 16 persone in lavoro esterno e 60 detenuti che svolgono attività lavorative all'interno. Per cella ci sono mediamente due detenuti, a volte si riesce anche ad avere celle singole. Ogni cella è dotata di letti (a castello), due armadietti piccoli e due grandi, una scrivania. Al momento i bagni in cella sono sprovvisti delle docce mentre i locali docce sono umidi e con problemi di condensa e non sempre con disponibilità di acqua calda. Il direttore afferma che nel corso dell'anno prossimo si provvederà a costruire docce in ogni cella, grazie al piano triennale di intervento di edilizia penitenziaria.
Le linee di sorveglianza dinamica vengono accolte con soddisfazione dai vari comparti penitenziari (DAP/Sanità/Polizia Penitenziaria) che hanno segnalato l'importanza del lavoro in equipe. Non sono ancora stati previsti specifici accorgimenti nell'Istituto ma si sta lavorando per la definizione degli stessi. Intanto, ogni cella è stata provvista di appositi armadietti con lucchetto per evitare la problematica dei "prelievi imprevisti" spesso connessi con il regime a celle aperte, operativo dalle 9 alle 21.
Il 35% dei detenuti è tossicodipendente ed esiste un buon livello di prestazioni sanitarie stante che la cc di Regio Emilia è assegnata alla Medicina generale piuttosto che alla salute mentale (come avviene per molte altre asl emiliane) da cui una maggiore facilità di accedere a prestazioni specialistiche. Nel reparto nuovi giunti si svolge osservazione per 14 giorni e, in tale periodo, anche l'area sanitaria riesce a fare colloqui e survey sanitaria del detenuto.