Siamo stati in visita al carcere di Parma in data venerdì 17 luglio 2015. La visita è stata condotta insieme al Garante dei detenuti di Parma Roberto Cavalieri. Siamo stati accolti dalla vicedirettrice Lucia Monastero e dal Comandante della Polizia Penitenziaria Domenico Gimmelli.
Rispetto ad altri istituti a Parma vi è una minore diminuzione di detenuti rispetto al 2012 passandosi dai 640 detenuti del 2012 ai 536 attuali a fronte di una capienza regolamentare di 350 detenuti. In media vi sono due detenuti per cella e anche diversi detenuti in celle singole. Rispetto al 2012 sono stati riaperti i centri diagnostici terapeutici e sono stati potenziati dalal Asl con inserimento di nuove visite specialistiche anche se ci vengono segnalati tempi lunghi per poter accedere a determinati tipi di prestazioni sanitarie, in particolare per i cardiopatici stante che ben 160 detenuti soffrono di tali patologie.
Parma è un istituto di alta sicurezza e vi sono ben 172 detenuti AS3 e 30 AS1. Sui detenuti AS 1 c'era stato segnalato sia dal Garante di Parma che dal Difensore civico di Antigone la circostanza che fossero in atto trasferimenti cospicui da Padova che allo strato si sono limitati a "soli" 5 detenuti. In ogni caso sono poche le attività rivolte a questo tipo di detenuti anche in considerazione della circostanza che molti di loro sono ormai in avanzata età. 120 i lavoranti, 144 stranieri (25% dato più basso della Regione).
Sul lavoro Parma sta per sperimentare attraverso un progetto finanziato dalla Fondazione Cariparma l'allocazione di spazi del carcere a imporese presenti sul territorio che si impeganno ad assumere detenuti per le lavorazioni ivi svolte. La sorveglianza dinamica viene applicata solo nella media sicurezza e anche qui vi sono due bracci, uno a "regime aperto" con un maggior numero di ore a celle aperte e uno più restrittivo.
Potenziata l'offerta scolastica con l'inserimento di un corso dell'istituto alberghiero. Si segnala in ogni caso che per far svolgere la socialità è stato ricavato uno spazio dall'area dei passeggi e ivi sono stati allocati due tavoli da ping pong, due biliardini e alcuni tavolini con sedie. La biblioteca è molto piccola e si segnala che tutte le attività formative, di istruzione e di intrattenimento terminano alle 15 e che i detenuti lamentano una scarsa fornitura di acqua calda per le docce.
Visita del 17/07/2015 di Elia De Caro e Giulia Fabini