L’Italia è stata a lungo uno dei paesi dell’Unione europea con la più alta percentuale di detenuti in custodia cautelare, ed è uno dei primi per contestazioni di violazioni dell’articolo 5 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU) in questa materia, relative soprattutto all’eccessivo periodo di detenzione preventiva e all’assenza di effettive garanzie.
L’Associazione Antigone ha di recente partecipato al progetto europeo “The practice of pre-trial detention: monitoring alternatives and judicial decisioni-making”, finanziato dalla DG Justice dell’Unione Europea e coordinato da Fair Trials international.
Qui presentiamo il rapporto conclusivo (link) della parte di ricerca svolta in Italia, in cui si identificano alcuni problemi chiave, relativi ad esempio alle prerogative della difesa o ai diritti dell’imputato straniero, e si suggeriscono alcune possibili soluzioni.
Per chi fosse interessato qui trovate anche la versione in inglese (link).