COMUNICATO STAMPA - Antigone e Forum Droghe intervengono sui recenti controlli antidroga nelle scuole a Bologna
Vogliamo parlare delle scuole. Da anni ormai i progetti di comunità intesi come prossimità, informazione ed educazione sono stati ridotti o trascurati per lasciare spazio ad interventi sulla “legalità” da parte delle forze dell’ordine, “legalità” intesa anche come prevenzione al consumo e traffico di stupefacenti.
In un Istituto magistrale a Bologna, il direttore didattico, di fronte alle problematiche relative al consumo degli studenti, ha pensato bene di far intervenire in classe le forze dell’ordine e lo spettacolo, a nostro avviso osceno, è stato garantito: perquisizioni e dimostrazioni di potere e forza muscolare sui ragazzini a cui sono seguite perquisizioni a casa e provvedimenti sul penale. Stupisce che questo direttore scolastico non abbia segnalato prima questi problemi, non abbia convocato i genitori, non abbia pensato a far riferimento all’AUSL, visto che ogni anno viene redatto un “catalogo” sull’educazione alla salute in cui sono inclusi interventi nelle classi.
“Forse bisognerebbe pensare di più di fronte a certi problemi, condividere di più, tornare a riflettere sulla necessità di educare prima che punire” dichiara Beatrice Bassini del direttivo nazionale di Forum Droghe la quale prosegue: “Siamo i primi a non volere che le sostanze stupefacenti circolino nelle scuole e nelle nostre proposte di depenalizzazione e legalizzazione abbiamo sempre prestato attenzione al delicato tema delle giovani generazioni e dei minori in particolare e inserito disposizioni di contrasto alla loro diffusione negli istituti scolastici così come nei pressi dei luoghi di cura e di sport (per l'esame delle proposte nel dettaglio si veda il 6° libro bianco)“.
“Pensiamo che la spettacolarizzazione data a tale tipo di operazioni produca esclusivamente la stigmatizzazione degli studenti. Il fatto che vengano destinate ingenti risorse operative e attenzioni mediatiche a operazioni che - con modalità evidentemente discutibili - conducono al sequestro di pochi grammi di hashish, ci sembra un esempio lampante del fallimento del modello proibizionista: spreco di risorse, spettacolarizzazione della war on drugs, costante aumento del consumo di sostanze di stupefacenti” così si esprime il direttivo dell'associazione Antigone Emilia Romagna.
L'art 73 DPR 309/90, ovvero l'articolo di legge che punisce tutta una serie di condotte relative agli stupefacenti ( dalla coltivazione alla detenzione con finalità di cessione a terzi, alla produzione, etc..), produce il 35% di detenuti italiani e ha avuto come effetto la concentrazione di concentrarsi pressocché esclusivamente su piccoli spacciatori e consumatori di droghe leggere piuttosto che esercitare una forte azione di contrasto al narcotraffico. Le strategie implementate non hanno ridotto i consumi né incentivato la conoscenza del fenomeno, bensì contribuito in maniera decisiva al sovraffollamento delle nostre carceri lasciando d’altra parte tanti quartieri delle aree urbane e in balia delle narcomafie. Occorre creare coscienza e conoscenza, prassi operative condivise in termini di informazione e prevenzione che sarebbe utile fossero accompagnate da cambiamenti legislativi significativi che prevedano la depenalizzazione del consumo.
Solo nel quadro di queste opzioni politiche, irriducibili alla dimensione claustrofobica della politica criminale, è possibile immaginare un percorso di responsabilizzazione dei nostri studenti. All’interno dell’istituzione scuola devono essere offerti strumenti di conoscenza e crescita, evitando lo stigma imposto dalla sanzione penale per il consumatore e il piccolo spacciatore e creando una cultura che contrasti efficacemente le narcomafie che stanno trasformando i quartieri e le città nel nostro paese. Sempre che questo sia l’obiettivo comune di tutti. Ce lo auguriamo
Ass. Antigone – Ass. Forum Droghe
Il testo integrale del comunicato è disponibile a questo link.
Bologna, 16/03/2016