Venerdì scorso, nell'ambito delle attività organizzate per la settima assemblea dell'EU Russia Civil Society Forum ad Helsinki, abbiamo partecipato alla visita organizzata presso il carcere di Sörnäinen.
L'istituto, inaugurato alla fine dell'800, è situato nel centrale quartiere di Sörnäinen ed ospita circa 230 detenuti, ma ci sono al momento due sezioni chiuse per ristrutturazione. Si tratta di detenuti con condanne definitive, da quelle molto brevi all'ergastolo, e c'è anche una sezione protetta per sex offenders.
La struttura non presenta significative particolarità, assomiglia a molte carceri dello stesso periodo che abbiamo visto in questi anni in giro per l'europa. E' però decisamente pulita e, soprattutto negli spazi comuni, ottimamente attrezzata ed arredata. Le celle sono per la maggior parte singole ma ci sono anche celle doppie.
Il clima all'interno del carcere è inaspettatamente disteso. Siamo entrati (in 12) accompagnati dal solo comandante, senza subire nessuna perquisizione, con borse e telefoni, e durante la visita abbiamo visto pochissime guardie e abbiamo incontrato ed avuto modo di chiacchierare con diversi detenuti. La sicurezza non sembra qui la principale preoccupazione.
Durante il giorno tutte le sezioni sono aperte, anche se non tutte per lo stesso numero di ore, e tutti i detenuti sono impegnati in attività lavorative o formative. Fanno eccezione i sex offenders, che hanno attività ed orari di apertura molto più limitati.
Molti detenuti lavorano per una azienda tedesca che, dentro il carcere, produce le targhe per tutte le automobili immatricolate in Finlandia.
Curiosamente, cosa non comune in europa, i detenuti hanno una divisa uguale per tutti, una strana (almeno per noi) tuta grigia con polsi e caviglie arancioni.
