"Rispetto alle vicende che hanno riguardato il caso del rinvio a giudizio dell'ex direttore del carcere di Rebibbia e di altre 13 persone, in futuro una nostra campagna riguarderà la richiesta di abrogazione del reato colpa del custode (art. 387 c.p.).
Non conosciamo i fatti che hanno riguardato nello specifico l'episodio del carcere romano di Rebibbia ma temiamo che decisioni di questo genere possano determinare una chiusura all'interno dell'amministrazione, provocando, per paura di ripercussione negative, una riduzione delle attività dirette alla socializzazione dei detenuti.
Se in ogni caso di evasione come in ogni caso di suicidio la soluzione è quella del capro espiatorio non si aiutano quei direttori e quello staff penitenziario che si dimostra più aperto e più disponibile a progetti di reintegrazione sociale".
Lo dichiara Patrizio Gonnella, presidente di Antigone