Lo scorso 5 giugno si è tenuta al tribunale di Ivrea l'udienza in merito ad un’azione repressiva che sarebbe avvenuta ai danni di un detenuto nell’ottobre 2015. Il relativo procedimento penale è pendente nei confronti di due agenti e fermo alla fase delle indagini preliminari. La procura aveva richiesto l'archiviazione del procedimento e, a questa, noi ci eravamo opposti Antigone insieme al Garante comunale dei diritti dei detenuti.
Durante l'udienza il giudice aveva annunciato che entro cinque giorni avrebbe comunicato la sua decisione che, tuttavia, è arrivata prima. Sciogliendo la riserva infatti il GIP harigettato la richiesta di archiviazione disponendo nuove indagini per un periodo di tre mesi.
"Siamo soddisfatti di questa decisione - ha commentato Patrizio Gonnella, presidente di Antigone. Ci auguriamo che da questo ulteriore approfondimento investigativo emerga con chiarezza quanto avvenuto all'interno dell'istituto piemontese e le eventuali responsabilità".
Il 4 giugno ad Ivrea si era tenuta una conferenza stampa dove il nostro avvocato Simona Filippi, che segue il caso per Antigone, aveva illustrato nel dettaglio il caso e, insieme alle osservatrici del Piemonte Perla Allegri e Benedetta Perego, avevano offerto un ampio sguardo sulla situazione del carcere eporediese.